venerdì 14 maggio 2010
Tosoni (Lega): «No alla cementificazione»
Un partito contrario alla cementificazione e chiuso ad ogni tipo di compromesso è la Lega. A parlare, intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli, è il commissario provinciale del Carroccio Federico Tosoni: «La Lega è assolutamente contraria ad ulteriori cementificazioni a danno di spazi verdi. Se ci fosse carenza di alloggi, cosa che non mi risulta, sarebbe più giusto ristrutturare gli innumerevoli capannoni dismessi, i palazzi abbandonati, i ruderi. Ma basta col toccare quel poco di verde che è rimasto a Prato. L'unico intervento che ci sentiremmo di appoggiare è la creazione del parco arborato, che costituirebbe un polmone verde in più a tutela della salute...»
Mencattini (Udc): «Eccessivo l'impatto ambientale del nuovo Csn»
La posizione di Enrico Mencattini, segretario provinciale dell'Udc, interpellato da Lorenzo Matucci di Metropoli: «Personalmente non ho avuto modo di vedere il progetto. Così come presentati, sono i lavori del nuovo Csn ad essere di notevole impatto per l'ambiente. Per quanto riguarda la zona di Maliseti, siamo per valorizzare l'area con impianti sportivi, magari un centro ricreativo o un asilo, e qualche villetta che dia continuità a quelle già presenti in via Coppola...»
Carlesi (Pd): «I soldi per il nuovo Csn deve metterli il governo»
Massimo Carlesi (capogruppo Pd in consiglio comunale), intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli, esprime la posizione del suo partito in merito al progetto di ampliamento del Centro di Scienze Naturali di Galceti: «Il nostro gruppo consiliare è contrario alla cementificazione. La questione è questa: nessuno obietta la necessità che il Csn debba avere un ampliamento, ma legarlo all'intervento nella zona di Maliseti è da scartare. E' un'ipotesi urbanistiche che non condividiamo...»
«Il lavoro degli amministratori - continua Carlesi - è di cercare i soldi dove possono esserci. Non capisco perché si chiedano i soldi in Regione: un progetto come quello del Csn è di pertinenza del governo nazionale e della Comunità europea. Mi sembra un alibi, da parte del centrodestra, chiamare in causa la Regione. Bisogna essere bravi a presentare i progetti, a trovare le risorse, a rientrare nei bandi, ed è compito di chi governa fare questo. Vista la grande presenza di ministri a Prato durante la campagna elettorale e la grande amicizia che il centrodestra ha con il governo centrale, potrebbero rivolgersi al Ministero per l'Ambiente...»
«Il lavoro degli amministratori - continua Carlesi - è di cercare i soldi dove possono esserci. Non capisco perché si chiedano i soldi in Regione: un progetto come quello del Csn è di pertinenza del governo nazionale e della Comunità europea. Mi sembra un alibi, da parte del centrodestra, chiamare in causa la Regione. Bisogna essere bravi a presentare i progetti, a trovare le risorse, a rientrare nei bandi, ed è compito di chi governa fare questo. Vista la grande presenza di ministri a Prato durante la campagna elettorale e la grande amicizia che il centrodestra ha con il governo centrale, potrebbero rivolgersi al Ministero per l'Ambiente...»
venerdì 7 maggio 2010
Borchi: «La colpa non è dell'attuale amministrazione»
Goffredo Borchi, vicesindaco ed assessore all'ambiente, intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli: «Dobbiamo ancora vedere il progetto. Ma se vogliamo essere precisi non si può imputare il pasticcio all'attuale amministrazione. Il primo progetto è stato presentato quando c'era il sindaco Marco Romagnoli e l'ex-presidente del Csn Calissi lo aveva firmato. A loro andava bene, a noi sembra un intervento eccessivo. Va trovata una formula: o arrivano i finanziamenti regionali così realizziamo solo l'ampliamento del Csn, altrimenti procediamo con una perequazione, ma sarà tutto da definire cosa dovrà essere dato in cambio. Noi abbiamo tutto l'interesse a tutelare l'area, di grande valore naturalistico e paesaggistico...»
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