giovedì 29 settembre 2011

Gei dopo le dimissioni: “Senza senso le accuse al mio operato, il mio era un incarico tecnico che ho svolto al meglio delle mie possibilità”

Fiorenzo Gei, direttore dimissionario del Centro di Scienze naturali di Galceti, scrive a Notizie di Prato:

Alle richieste dei giornalisti di ieri 28 settembre 2011 avevo risposto, a tutti, che preferivo evitare pubblicità sulle mie dimissioni; pubblicità che, alla fine, avrebbe solo riaperto vecchie ferite senza portare nulla di utile al Centro di Scienze Naturali.
Poco dopo, in Notizie di Prato, a chiusura dell’articolo dove si da notizia che il sottoscritto direttore del Csn si è dimesso dall’incarico leggiamo: “Fuori dall’ufficialità, però, ambienti della maggioranza di centrodestra sanno dare una lettura precisa di queste dimissioni inaspettate: “la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese – commenta un consigliere comunale –. Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese numerose sarebbero state le assenze al Centro”.
Intanto mi viene da chiedere se è deontologicamente giusto che un giornalista, pur di creare un articolo “pepato” pubblichi frasi provenienti da imprecisati “ ambienti della maggioranza di centrodestra” o da “un consigliere comunale”, il tutto rigorosamente anonimo, frasi tanto stupide, quanto offensive della dignità di colui al quale sono rivolte.
Ammesso quindi che effettivamente queste affermazioni abbiano la paternità che nello scritto viene indicata, quindi non siano illazioni dello scrivente tanto per rendere più interessante il suo articolo, sarebbe giusto che chi dice le cose, le sottoscriva.
Per favore, posso sapere chi ha detto quanto sopra?
Ma, per chiudere senza polemica e finirla qui, rispondo alle “accuse”.
• “In realtà che la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese” . Vorrei ricordare che ho preso servizio come direttore del Csn esattamente 4 mesi e mezzo fa. Da quanti mesi, il consigliere comunale, sapeva di questi problemi?
• “Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato”. Quando una persona prende possesso dell’ incarico direttivo di una struttura che non si conosce, occorre del tempo per capire cosa c’è da fare, cosa cambiare e provarci. Provarci perché non è detto che un cambiamento porti un miglioramento, soprattutto se fatto troppo in fretta, senza ben riflettere. Poi, mi chiedo, cosa avrei dovuto fare per evitare una continuità col passato? Dovevo dare polli arrosto ai cinghiali? O filetto ai ferri ai pitoni? Se ci sono troppe tartarughe, anziché ospitarle come in passato, avrei dovuto disfarmene? E in che modo? Il signor (ma non sono certo che di signore si tratti) consigliere, mi consigli!
• “… e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Questa mia contiguità ideale, ma non ho mai fatto politica attiva e nemmeno ho mai posseduto la tessera di un partito, era perfettamente conosciuta dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente prima che mi chiedessero di accettare la carica di direttore. Detto questo: il mio era, è, un incarico tecnico: qualcuno immagina che ai Boa coscrictor interessi il fatto che io sia di sinistra anziché di destra? C’è chi pensa che i pini morenti per l’attacco del Matsucocco nel vedermi arrivare sarebbero stati meglio se mi avessero saputo berlusconiano o leghista?
• “Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei”. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni e nessuno ha fatto pressione perché io le dessi. Dove, o da chi, colui che asserisce questo, ha saputo quanto afferma?
• “ … Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese” . Chi sono i detrattori? Così è troppo facile! Ma veniamo al punto: Io non ho mai avuto un’indennità mensile di 2500 euro al mese! Né al netto, né al lordo. Chi parla si informi prima di dire scemenze che non gli fanno onore, né a lui, né a chi rappresenta.
• “ … numerose sarebbero state le assenze al Centro”. Questa è infamante e da querela. Se chi fa questa affermazione si ritiene degno di essere valutato come una “persona” si presenti e porti le prove. Io posso provare con centinaia di testimoni, compresi alcuni consiglieri di amministrazione del Csn che hanno passato molte delle loro ore al Centro, di non perso un solo giorno di lavoro. Anzi, per dirla tutta: nelle 5 settimane che vanno dal 1 agosto al 5 settembre sono stato presente al Csn sette giorni su sette avendo parte del personale in ferie e dovendo garantire alla struttura una presenza fissa e agli animali il pasto tutti i giorni. Ma forse certi ambienti e certi consiglieri questo non lo immaginano neppure.
Resta che ieri sera, mentre usciva questo articolo lesivo della mia persona io ero, insieme alla, veterinaria del Centro e a 5 volontari, a catturare un cervo che era uscito dal suo recinto. Da ieri mattina alle 7,30 circa, quando sono entrato al Csn, dopo essere andato al funerale di mons. Francioni e ad una conferenza di servizi, sempre per il Csn, in Provincia, sono rientrato a casa quasi alle 22. Poi, un imbecille, mi accusa di assenteismo!
Credo che certi “ambienti” e certi “consiglieri” non facciano onore alla loro parte politica, né a chi si rivolge a loro per consiglio.

Fiorenzo Gei a Notizie di Prato

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