Massimiliano Terraveglia è il nuovo direttore del Centro di Scienze Naturali. Lo ha stabilito il Consiglio di Amministrazione della Fondazione "Centro di Scienze Naturali" riunitosi ieri sera.
Terraveglia, spezzino, classe 1949, laureato in Scienze Strategiche, è ornitologo. Presidente del FOI di Firenze (Federazine Ornicultori Italiani) è delegato dalla direzione nazionale del FOI alla trattazione presso la Regione Toscana delle varie complesse problematiche relative alla detenzione ed all’allevamento delle specie autoctone protette. Collabora con numerosi enti protezionistici, tra i quali la LIPU. Ha profonda esperienza nel campo della protezione civile. Ha ricoperto numerosi incarichi di responsabilità in campo militare e ha avuto una brillante carriera diplomatica.
Soddisfazione per la nomina è stata espressa dal vice sindaco e assessore all'Ambiente Goffredo Borchi, che ha dichiarato: "L'opera del dott. Terraveglia sarà fondamentale per dare attuazione alle linee programmatiche del CSN e dell’Amministrazione Comunale".
Da parte sua la presidente della Fondazione Csn, Pamela Bicchi, ha aggiunto: "L'enorme lavoro svolto in questo anno da tutto il Consiglio che ho l'onore di presiedere sta dando i suoi frutti, come testimonia il grande fermento e le belle novità che riguardano il Csn. Di questo sono testimoni anche tantissimi cittadini che spontaneamente ci sono vicini e ci sostengono così come i nostri volontari. E' questa la nostra più grande soddisfazione, aver riportato la giusta attenzione al centro. Adesso è arrivato il momento della svolta e confidiamo nelle grande esperienza del dott. Terraveglia, oltre che nella sua grande competenza e passione in capo animale e delle scienze naturali. Sappiamo bene che tantissime sono le cose ancora da fare per raggiungere i nostri obbiettivi e, con la stessa intensità con la quale abbiamo lavorato quest'anno, il nuovo direttore avrà tutto il nostro sostegno oltre all'augurio di buon lavoro".
lunedì 12 marzo 2012
lunedì 30 gennaio 2012
Inchiesta bis sul Csn di Galceti: Tozzi e Calissi accusati di malversazione, la procura blocca tutti i beni
Il Centro di scienze naturali di Galceti è di nuovo nell’occhio del ciclone con una pesante tegola che si abbatte sull’ex direttore Gilberto Tozzi e sull’ex presidente Massimo Calissi. Entrambi sono stati indagati infatti per il reato di malversazione, in pratica la procura li accusa di aver utilizzato denaro pubblico per fini diversi da quelli previsti. Si tratta di un ulteriore sviluppo dell’inchiesta che poco più di un anno fa portò alla prima incriminazione di Tozzi (con la moglie Deanna, il figlio Saverio e una dipendente) con una serie di accuse che andavano dall’esercizio abusivo della protezione medica al maltrattamento agli animali. All’epoca il Csn fu anche sequestrato, con il congelamento di una serie di attività che vi venivano svolte. Adesso, questo secondo filone d’indagine, prende in esame invece l’aspetto finanziario della precedente gestione del Csn, che ora ha un nuovo consiglio di amministrazione guidato da Pamela Bicchi. Gli accertamenti svolti dalla Guardia di Fiannza per conto della procura avrebbero evidenziato una serie di irregolarità nella gestione dei conti, al punto da spingere i magistrati a mettere sotto inchiesta Tozzi e Calissi. Ad entrambi sono stati bloccati i beni: dalle abitazioni ai conti correnti, per una cifra consistente.
Fonte: Notizie di Prato
Fonte: Notizie di Prato
giovedì 29 settembre 2011
Gei dopo le dimissioni: “Senza senso le accuse al mio operato, il mio era un incarico tecnico che ho svolto al meglio delle mie possibilità”
Fiorenzo Gei, direttore dimissionario del Centro di Scienze naturali di Galceti, scrive a Notizie di Prato:
Alle richieste dei giornalisti di ieri 28 settembre 2011 avevo risposto, a tutti, che preferivo evitare pubblicità sulle mie dimissioni; pubblicità che, alla fine, avrebbe solo riaperto vecchie ferite senza portare nulla di utile al Centro di Scienze Naturali.
Poco dopo, in Notizie di Prato, a chiusura dell’articolo dove si da notizia che il sottoscritto direttore del Csn si è dimesso dall’incarico leggiamo: “Fuori dall’ufficialità, però, ambienti della maggioranza di centrodestra sanno dare una lettura precisa di queste dimissioni inaspettate: “la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese – commenta un consigliere comunale –. Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese numerose sarebbero state le assenze al Centro”.
Intanto mi viene da chiedere se è deontologicamente giusto che un giornalista, pur di creare un articolo “pepato” pubblichi frasi provenienti da imprecisati “ ambienti della maggioranza di centrodestra” o da “un consigliere comunale”, il tutto rigorosamente anonimo, frasi tanto stupide, quanto offensive della dignità di colui al quale sono rivolte.
Ammesso quindi che effettivamente queste affermazioni abbiano la paternità che nello scritto viene indicata, quindi non siano illazioni dello scrivente tanto per rendere più interessante il suo articolo, sarebbe giusto che chi dice le cose, le sottoscriva.
Per favore, posso sapere chi ha detto quanto sopra?
Ma, per chiudere senza polemica e finirla qui, rispondo alle “accuse”.
• “In realtà che la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese” . Vorrei ricordare che ho preso servizio come direttore del Csn esattamente 4 mesi e mezzo fa. Da quanti mesi, il consigliere comunale, sapeva di questi problemi?
• “Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato”. Quando una persona prende possesso dell’ incarico direttivo di una struttura che non si conosce, occorre del tempo per capire cosa c’è da fare, cosa cambiare e provarci. Provarci perché non è detto che un cambiamento porti un miglioramento, soprattutto se fatto troppo in fretta, senza ben riflettere. Poi, mi chiedo, cosa avrei dovuto fare per evitare una continuità col passato? Dovevo dare polli arrosto ai cinghiali? O filetto ai ferri ai pitoni? Se ci sono troppe tartarughe, anziché ospitarle come in passato, avrei dovuto disfarmene? E in che modo? Il signor (ma non sono certo che di signore si tratti) consigliere, mi consigli!
• “… e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Questa mia contiguità ideale, ma non ho mai fatto politica attiva e nemmeno ho mai posseduto la tessera di un partito, era perfettamente conosciuta dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente prima che mi chiedessero di accettare la carica di direttore. Detto questo: il mio era, è, un incarico tecnico: qualcuno immagina che ai Boa coscrictor interessi il fatto che io sia di sinistra anziché di destra? C’è chi pensa che i pini morenti per l’attacco del Matsucocco nel vedermi arrivare sarebbero stati meglio se mi avessero saputo berlusconiano o leghista?
• “Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei”. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni e nessuno ha fatto pressione perché io le dessi. Dove, o da chi, colui che asserisce questo, ha saputo quanto afferma?
• “ … Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese” . Chi sono i detrattori? Così è troppo facile! Ma veniamo al punto: Io non ho mai avuto un’indennità mensile di 2500 euro al mese! Né al netto, né al lordo. Chi parla si informi prima di dire scemenze che non gli fanno onore, né a lui, né a chi rappresenta.
• “ … numerose sarebbero state le assenze al Centro”. Questa è infamante e da querela. Se chi fa questa affermazione si ritiene degno di essere valutato come una “persona” si presenti e porti le prove. Io posso provare con centinaia di testimoni, compresi alcuni consiglieri di amministrazione del Csn che hanno passato molte delle loro ore al Centro, di non perso un solo giorno di lavoro. Anzi, per dirla tutta: nelle 5 settimane che vanno dal 1 agosto al 5 settembre sono stato presente al Csn sette giorni su sette avendo parte del personale in ferie e dovendo garantire alla struttura una presenza fissa e agli animali il pasto tutti i giorni. Ma forse certi ambienti e certi consiglieri questo non lo immaginano neppure.
Resta che ieri sera, mentre usciva questo articolo lesivo della mia persona io ero, insieme alla, veterinaria del Centro e a 5 volontari, a catturare un cervo che era uscito dal suo recinto. Da ieri mattina alle 7,30 circa, quando sono entrato al Csn, dopo essere andato al funerale di mons. Francioni e ad una conferenza di servizi, sempre per il Csn, in Provincia, sono rientrato a casa quasi alle 22. Poi, un imbecille, mi accusa di assenteismo!
Credo che certi “ambienti” e certi “consiglieri” non facciano onore alla loro parte politica, né a chi si rivolge a loro per consiglio.
Fiorenzo Gei a Notizie di Prato
Alle richieste dei giornalisti di ieri 28 settembre 2011 avevo risposto, a tutti, che preferivo evitare pubblicità sulle mie dimissioni; pubblicità che, alla fine, avrebbe solo riaperto vecchie ferite senza portare nulla di utile al Centro di Scienze Naturali.
Poco dopo, in Notizie di Prato, a chiusura dell’articolo dove si da notizia che il sottoscritto direttore del Csn si è dimesso dall’incarico leggiamo: “Fuori dall’ufficialità, però, ambienti della maggioranza di centrodestra sanno dare una lettura precisa di queste dimissioni inaspettate: “la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese – commenta un consigliere comunale –. Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese numerose sarebbero state le assenze al Centro”.
Intanto mi viene da chiedere se è deontologicamente giusto che un giornalista, pur di creare un articolo “pepato” pubblichi frasi provenienti da imprecisati “ ambienti della maggioranza di centrodestra” o da “un consigliere comunale”, il tutto rigorosamente anonimo, frasi tanto stupide, quanto offensive della dignità di colui al quale sono rivolte.
Ammesso quindi che effettivamente queste affermazioni abbiano la paternità che nello scritto viene indicata, quindi non siano illazioni dello scrivente tanto per rendere più interessante il suo articolo, sarebbe giusto che chi dice le cose, le sottoscriva.
Per favore, posso sapere chi ha detto quanto sopra?
Ma, per chiudere senza polemica e finirla qui, rispondo alle “accuse”.
• “In realtà che la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese” . Vorrei ricordare che ho preso servizio come direttore del Csn esattamente 4 mesi e mezzo fa. Da quanti mesi, il consigliere comunale, sapeva di questi problemi?
• “Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato”. Quando una persona prende possesso dell’ incarico direttivo di una struttura che non si conosce, occorre del tempo per capire cosa c’è da fare, cosa cambiare e provarci. Provarci perché non è detto che un cambiamento porti un miglioramento, soprattutto se fatto troppo in fretta, senza ben riflettere. Poi, mi chiedo, cosa avrei dovuto fare per evitare una continuità col passato? Dovevo dare polli arrosto ai cinghiali? O filetto ai ferri ai pitoni? Se ci sono troppe tartarughe, anziché ospitarle come in passato, avrei dovuto disfarmene? E in che modo? Il signor (ma non sono certo che di signore si tratti) consigliere, mi consigli!
• “… e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Questa mia contiguità ideale, ma non ho mai fatto politica attiva e nemmeno ho mai posseduto la tessera di un partito, era perfettamente conosciuta dal consiglio di amministrazione e dal suo presidente prima che mi chiedessero di accettare la carica di direttore. Detto questo: il mio era, è, un incarico tecnico: qualcuno immagina che ai Boa coscrictor interessi il fatto che io sia di sinistra anziché di destra? C’è chi pensa che i pini morenti per l’attacco del Matsucocco nel vedermi arrivare sarebbero stati meglio se mi avessero saputo berlusconiano o leghista?
• “Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei”. Nessuno ha chiesto le mie dimissioni e nessuno ha fatto pressione perché io le dessi. Dove, o da chi, colui che asserisce questo, ha saputo quanto afferma?
• “ … Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese” . Chi sono i detrattori? Così è troppo facile! Ma veniamo al punto: Io non ho mai avuto un’indennità mensile di 2500 euro al mese! Né al netto, né al lordo. Chi parla si informi prima di dire scemenze che non gli fanno onore, né a lui, né a chi rappresenta.
• “ … numerose sarebbero state le assenze al Centro”. Questa è infamante e da querela. Se chi fa questa affermazione si ritiene degno di essere valutato come una “persona” si presenti e porti le prove. Io posso provare con centinaia di testimoni, compresi alcuni consiglieri di amministrazione del Csn che hanno passato molte delle loro ore al Centro, di non perso un solo giorno di lavoro. Anzi, per dirla tutta: nelle 5 settimane che vanno dal 1 agosto al 5 settembre sono stato presente al Csn sette giorni su sette avendo parte del personale in ferie e dovendo garantire alla struttura una presenza fissa e agli animali il pasto tutti i giorni. Ma forse certi ambienti e certi consiglieri questo non lo immaginano neppure.
Resta che ieri sera, mentre usciva questo articolo lesivo della mia persona io ero, insieme alla, veterinaria del Centro e a 5 volontari, a catturare un cervo che era uscito dal suo recinto. Da ieri mattina alle 7,30 circa, quando sono entrato al Csn, dopo essere andato al funerale di mons. Francioni e ad una conferenza di servizi, sempre per il Csn, in Provincia, sono rientrato a casa quasi alle 22. Poi, un imbecille, mi accusa di assenteismo!
Credo che certi “ambienti” e certi “consiglieri” non facciano onore alla loro parte politica, né a chi si rivolge a loro per consiglio.
Fiorenzo Gei a Notizie di Prato
Colpo di scena al Centro di scienze naturali di Galceti: si dimette il direttore Fiorenzo Gei. Bocche cucite sulle motivazioni
Una mossa a sorpresa, che ha causato un mezzo terremoto nel Centro di Scienze Naturali. Fiorenzo Gei si è dimesso da direttore, lasciando l’incarico ricevuto dalla nuova amministrazione appena sei mesi fa. Una scossa sismica, sulla quale però – con buona pace della vittima eccellente – nessuno ha intenzione di parlare. La presidente del consiglio d’amministrazione Pamela Bicchi è irreperibile, mentre Gei si trincera dietro ad un sostanziale silenzio sulle motivazioni che lo hanno spinto ad abbandonare il campo: “Non volevo che la notizia venisse pubblicizzata, ma purtroppo il Comune ha deciso senza darmi ascolto di diramare un comunicato ufficiale – spiega con l’unico accenno polemico –. Non ne sentivo la necessità dal momento che la mia figura verrà sostituita assicurando la continuità del lavoro”.
L’allusione è a Lisa Nardi, membro dell’organo esecutivo del Centro, che ha ricevuto dalla presidente Bicchi il mandato di sostituire Gei in maniera temporanea nelle funzioni direttive. Gei vuole evitare di aprire pubblicamente la stagione delle recriminazioni, lascia soltanto intravedere alcune divergenze di vedute fra il suo operato e le aspettative del consiglio d’amministrazione. “Se mi sono dimesso un motivo ci sarà – dice, scoprendo l’ovvio –. Speravo di lavorare in maniera diversa, quindi, appena mi sono reso conto che la situazione non era più sostenibile ho fatto un passo indietro”. Gesto, che diventa apparentemente ancora più incomprensibile se si pensa al lavoro rivendicato dall’ormai ex direttore: “Abbiamo fatto tantissime iniziative – dice – ma questo non è un mistero, visto che la stampa si è occupato dell’operato del Centro negli ultimi mesi. Posso dire in tutta franchezza usando una metafora che se quando ho cominciato a lavorare da direttore il Csn si trovava nella condizione peggiore, ovvero fermo a valle, adesso siamo a metà salita. Chi prenderà il mio posto, quindi, sarà messo nella condizione di ben operare e di poter raggiungere la vetta”. Fuori dall’ufficialità, però, ambienti della maggioranza di centrodestra sanno dare una lettura precisa di queste dimissioni inaspettate: “In realtà che la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese – commenta un consigliere comunale –. Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese numerose sarebbero state le assenze al Centro.
Fonte: Notizie di Prato
L’allusione è a Lisa Nardi, membro dell’organo esecutivo del Centro, che ha ricevuto dalla presidente Bicchi il mandato di sostituire Gei in maniera temporanea nelle funzioni direttive. Gei vuole evitare di aprire pubblicamente la stagione delle recriminazioni, lascia soltanto intravedere alcune divergenze di vedute fra il suo operato e le aspettative del consiglio d’amministrazione. “Se mi sono dimesso un motivo ci sarà – dice, scoprendo l’ovvio –. Speravo di lavorare in maniera diversa, quindi, appena mi sono reso conto che la situazione non era più sostenibile ho fatto un passo indietro”. Gesto, che diventa apparentemente ancora più incomprensibile se si pensa al lavoro rivendicato dall’ormai ex direttore: “Abbiamo fatto tantissime iniziative – dice – ma questo non è un mistero, visto che la stampa si è occupato dell’operato del Centro negli ultimi mesi. Posso dire in tutta franchezza usando una metafora che se quando ho cominciato a lavorare da direttore il Csn si trovava nella condizione peggiore, ovvero fermo a valle, adesso siamo a metà salita. Chi prenderà il mio posto, quindi, sarà messo nella condizione di ben operare e di poter raggiungere la vetta”. Fuori dall’ufficialità, però, ambienti della maggioranza di centrodestra sanno dare una lettura precisa di queste dimissioni inaspettate: “In realtà che la situazione con Gei fosse compromessa lo si sapeva da qualche mese – commenta un consigliere comunale –. Evidentemente il CdA gli rimproverava un’eccessiva continuità col passato e pure una certa contiguità ideale con chi ha governato in passato la città e il Centro”. Da qui la pressione fortissima che si è tradotta nelle dimissioni poco spontanee e molto forzate di Gei. Che, secondo i detrattori, costava più di quanto rendeva: a fronte di un’indennità mensile di 2.500 euro al mese numerose sarebbero state le assenze al Centro.
Fonte: Notizie di Prato
Il direttore del Centro di Scienze Naturali Fiorenzo Gei si è dimesso
Il Consiglio di Amministrazione del Centro di Scienze Naturali, rende noto che il Direttore Fiorenzo Gei ha rassegnato le proprie dimissioni, accettate dal Consiglio.
A seguito di ciò, ed in attesa della nomina del nuovo direttore, il CDA ha delegato la dott.ssa Lisa Nardi, membro del consiglio stesso, a svolgere le funzioni di direzione del centro.
Il Consiglio ringrazia il Direttore Fiorenzo Gei per il lavoro svolto e l'impegno profuso.
Fonte: Comune di Prato
A seguito di ciò, ed in attesa della nomina del nuovo direttore, il CDA ha delegato la dott.ssa Lisa Nardi, membro del consiglio stesso, a svolgere le funzioni di direzione del centro.
Il Consiglio ringrazia il Direttore Fiorenzo Gei per il lavoro svolto e l'impegno profuso.
Fonte: Comune di Prato
mercoledì 27 luglio 2011
Ampliamento Csn e ricomposizione convento di San Domenico, siglato l'accordo tra Comune e Diocesi
Il parco del Convento di Galceti, circa 43mila mq, è stato ceduto dalla Diocesi al Comune per ampliare l’area del Centro di Scienze Naturali; la palestra Etruria, circa 650 mq, è stata ceduta dal Comune alla Diocesi per ricomporre il Convento di San Domenico ed ospitare il Museo Diocesano d’Arte Sacra.
Si conclude positivamente, dopo anni d’indugi, la permuta tra il Comune e la Diocesi che permette da un lato di realizzare un tassello del Sistema dei Parchi, obiettivo del programma del sindaco Roberto Cenni, e dall’altro di arricchire il sistema museale della città con l’ampliamento del Museo d’Arte Sacra, obiettivo del Vescovo Gastone Simoni.
I terreni ceduti dalla Diocesi al Comune sono stimati 306mila euro. La palestra ceduta dal Comune alla Diocesi è stimata 550mila euro. Entrambe le stime sono state effettuate da un ente terzo: l’Agenzia del Territorio. La Diocesi verserà al Comune la somma di euro 244mila euro, pari alla differenza di valore dei due immobili.
Rimane di proprietà della Diocesi la parte dell'edificio dell'ex convento di Galceti attualmente occupata dal Centro di Scienze e la relativa Fondazione corrisponderà un affitto alla Diocesi.
Un accordo, si dice nell’ampia premessa, che “ A prescindere dal valore oggettivo dei beni, va a vantaggio della Città che, soprattutto negli ultimi tempi, con la ricchezza di opere d’arte antiche e recenti, punta sul turismo, e che con Galceti – Villa Fiorelli, Tiro a segno nazionale, Convento e CSN – porta del parco del Monteferrato, è per Prato un’oasi del tempo libero e della cultura, del ristoro dello spirito e della conoscenza della natura”.
L’Amministrazione comunale inizierà immediatamente ad attuare il progetto di riorganizzazione logistica ed ambientale del Centro di Scienze Naturali. Anche grazie alle nuove aree acquisite, prenderanno avvio entro l’anno i lavori per la realizzazione di un nuovo magazzino, di una copertura per i mezzi antincendio e dei nuovi servizi igienici del Centro.
Grande soddisfazione da parte del sindaco che ha definito questo accordo "Un altro passo nella direzione della città dei parchi e del centro storico recuperato e riqualificato, che sono due obiettivi strategici di questa Amministrazione".
Da parte sua il Vescovo Simoni ha parlato di "Un accordo che rappresenta un bene per la comunità civile di Prato" ed ha ringraziato tutti gli attori che hanno portato a questa felice conclusione "Raggiunta sia grazie alla spinta della nuova Amministrazione sia alla spinta voluta dalla Diocesi".
Pamela Bicchi, presidente del Csn, ha sottolineato "Come questa Amministrazione abbia con i fatti e non a parole posto fine agli indugi sul futuro del Centro di Scienze Naturali, ponendo basi solide per il rilancio del centro in un parco finalmente di proprietà della fondazione".
Si tratta in definitiva di un passo che si muove coerente con le linee guida indicate dal Consiglio scientifico cittadino in materia ambientale e con un deliberazione d’indirizzo recentemente adottata che indica, per la revisione del piano strutturale, la realizzazione di un sistema dei parchi all’interno del quale potenziare, collegare e rendere complementari le funzioni ecologiche e le aree naturali già esistenti.
Si conclude positivamente, dopo anni d’indugi, la permuta tra il Comune e la Diocesi che permette da un lato di realizzare un tassello del Sistema dei Parchi, obiettivo del programma del sindaco Roberto Cenni, e dall’altro di arricchire il sistema museale della città con l’ampliamento del Museo d’Arte Sacra, obiettivo del Vescovo Gastone Simoni.
I terreni ceduti dalla Diocesi al Comune sono stimati 306mila euro. La palestra ceduta dal Comune alla Diocesi è stimata 550mila euro. Entrambe le stime sono state effettuate da un ente terzo: l’Agenzia del Territorio. La Diocesi verserà al Comune la somma di euro 244mila euro, pari alla differenza di valore dei due immobili.
Rimane di proprietà della Diocesi la parte dell'edificio dell'ex convento di Galceti attualmente occupata dal Centro di Scienze e la relativa Fondazione corrisponderà un affitto alla Diocesi.
Un accordo, si dice nell’ampia premessa, che “ A prescindere dal valore oggettivo dei beni, va a vantaggio della Città che, soprattutto negli ultimi tempi, con la ricchezza di opere d’arte antiche e recenti, punta sul turismo, e che con Galceti – Villa Fiorelli, Tiro a segno nazionale, Convento e CSN – porta del parco del Monteferrato, è per Prato un’oasi del tempo libero e della cultura, del ristoro dello spirito e della conoscenza della natura”.
L’Amministrazione comunale inizierà immediatamente ad attuare il progetto di riorganizzazione logistica ed ambientale del Centro di Scienze Naturali. Anche grazie alle nuove aree acquisite, prenderanno avvio entro l’anno i lavori per la realizzazione di un nuovo magazzino, di una copertura per i mezzi antincendio e dei nuovi servizi igienici del Centro.
Grande soddisfazione da parte del sindaco che ha definito questo accordo "Un altro passo nella direzione della città dei parchi e del centro storico recuperato e riqualificato, che sono due obiettivi strategici di questa Amministrazione".
Da parte sua il Vescovo Simoni ha parlato di "Un accordo che rappresenta un bene per la comunità civile di Prato" ed ha ringraziato tutti gli attori che hanno portato a questa felice conclusione "Raggiunta sia grazie alla spinta della nuova Amministrazione sia alla spinta voluta dalla Diocesi".
Pamela Bicchi, presidente del Csn, ha sottolineato "Come questa Amministrazione abbia con i fatti e non a parole posto fine agli indugi sul futuro del Centro di Scienze Naturali, ponendo basi solide per il rilancio del centro in un parco finalmente di proprietà della fondazione".
Si tratta in definitiva di un passo che si muove coerente con le linee guida indicate dal Consiglio scientifico cittadino in materia ambientale e con un deliberazione d’indirizzo recentemente adottata che indica, per la revisione del piano strutturale, la realizzazione di un sistema dei parchi all’interno del quale potenziare, collegare e rendere complementari le funzioni ecologiche e le aree naturali già esistenti.
martedì 26 luglio 2011
Accordo Comune - Curia per l'ampliamento del Csn e ricomposizione del convento di S. Domenico
Si terrà mercoledì 27 luglio, alle 16,30 nella Sala Giunta di Palazzo Comunale, la conferenza stampa dal titolo: "Accordo Comune - Curia per l'ampliamento del Centro di scienze naturali e ricomposizione del convento di S. Domenico".
Parteciperanno il sindaco Roberto Cenni e S.E. Monsignor Gastone Simoni, Vescovo di Prato.
I colleghi giornalisti sono gentilmente invitati a partecipare.
Molto graditi fotografi ed operatori tv.
Parteciperanno il sindaco Roberto Cenni e S.E. Monsignor Gastone Simoni, Vescovo di Prato.
I colleghi giornalisti sono gentilmente invitati a partecipare.
Molto graditi fotografi ed operatori tv.
martedì 21 giugno 2011
Chiusura al pubblico del Centro di Scienze Naturali
Il Consiglio di Amministrazione del Centro di Scienze Naturali, riunitosi ieri sera, ha deliberato che il Centro rimarrà chiuso al pubblico per interventi di manutenzione ed adeguamento.
Sarà comunque possibile effettuare visite guidate su prenotazione.
Per informazioni contattare il numero 0574 460503.
Sarà comunque possibile effettuare visite guidate su prenotazione.
Per informazioni contattare il numero 0574 460503.
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