Il racconto dell'assemblea dell'8 luglio scorso presso la Circoscrizione Nord pubblicato da Andrea Balli:
A distanza di cinque mesi dalla costituzione del comitato cittadino “Per Maliseti. No cemento” contro il progetto di nuova lottizzazione previsto tra Maliseti e Galceti nei terreni attualmente a destinazione agricola ai piedi del Monteferrato compresi tra via Coppola, via del Gorello, via Galceti e via San Martino per Galceti – durante una assemblea pubblica svoltasi nella sala consiliare della Circoscrizione Nord - è stata ufficializzata la nascita di un nuovo comitato “Galceti no cemento” in difesa dell’area verde di Galceti, il più significativo dei “polmoni verdi” di Prato. L’iniziativa che fa seguito anche alla nascita sul social network di Facebook del gruppo “Galceti libera dal cemento” che già annovera oltre 1.300 membri – ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, molte delle quali hanno apposto la propria firma di adesione al Comitato promosso da un gruppo di otto residenti della zona e che ora intende darsi una organizzazione propria, unendosi alla “battaglia” iniziata già dal comitato “Per Maliseti. No cemento!”.
L’assemblea introdotta da Luciana Becherini (portavoce del costituendo comitato) ha visto l’interessante relazione di Claudia Giorgetti, gli interventi degli architetti Paolo Paoletti e David Fanfani (urbanista e ricercatore presso l’Università degli studi di Firenze), nonché quello del presidente della circoscrizione nord Alberto Manzan.
Al dibattito si sono succedute le riflessioni di ben undici cittadini (tra cui quella di Paolo Sambo, ex vicepresidente della commissione urbanistica della Circoscrizione Ovest e ora presidente del comitato “Per Maliseti. No cemento”, del consigliere comunale Aurelio Donzella (Italia dei Valori); Francesco Fedi (coordinamento Comitati Cittadini), Adriana Pagliai (Coordinamento Piana Pistoia-Prato-Firenze) ed altri.
Da tutti è emersa la necessità di fare chiarezza sull’iter di questo imponente ed impegnativo progetto edificatorio che prevederebbe – dai dati ricavati dalla recente pubblicazione del progetto sul sito Internet della provincia di Prato – con il pretesto di ampliare il Centro di Scienze Naturali (con un nuovo planetario, un auditorium per accogliere mille persone) prevedendo una volta realizzato l’ampliamento circa 400 mila visitatori l’anno – una sorta di “compensazione” costituita dalla realizzazione di circa un centinaio di abitazioni "di lusso", un parcheggio per auto ed uno per gli autobus, un albergo-foresteria (con almeno 70 camere), un asilo con piscina, una residenza protetta per gli anziani. Il tutto vedrebbe interessati tre privati con un maxi progetto da 25 milioni di euro.
I professionisti presenti hanno ribadito che per poter realizzare l’opera sarà necessaria comunque una variante urbanistica per il passaggio del terreno (circa 50 ettari in tutto) da agricolo ad edificabile così come occorrerà l’inserimento della proposta all’interno del Piano Strutturale del Comune di Prato.
“La nostra intenzione – ha dichiarato Luciana Becherini, portavoce del comitato “Galceti no cemento” – è quella di fare chiarezza su questo progetto protocollato già dal 2007 e che tornato alla luce dopo essere rimasto probabilmente chiuso in qualche cassetto – se realizzato – andrà ad avere un grosso impatto ambientale per l’area protetta del Monteferrato, per la residua connessione ambientale tra la piana e l’area collinare a nord del Comune di Prato. Vogliamo anche riappropriarci – magari attorno ad un Tavolo con le istituzioni - come cittadini della politica nel senso nobile del termine e dire la nostra opinione su questo progetto per ribaltare la contorta metodologia che nel nome di una giusta causa (dare una soluzione alle criticità soprattutto strutturali del Centro di Scienze Naturali di Galceti) giustificherebbe senza mezzi termini una cementificazione sproporzionata. Troppi anche a Prato sono stati in passato i progetti -avvallati dalla amministrazioni comunali che si sono succedute – nati da esigenze di privati (vedi ad esempio il Pecci o la Multisala) ma mai condivisi con i cittadini.
L’architetto Paolo Paoletti parlando della necessità di ricuperare la trasparenza soprattutto attorno agli attori di questa vicenda ha ribadito più volte la necessità di stoppare il progetto rilanciando un metodo di urbanistica partecipata che coinvolga nelle scelte prioritarie gli stessi cittadini mentre il presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan ha sottolineato che in mancanza di conferme ufficiali da parte dell’amministrazione comunale occorrerà invece incentrare il discorso sul Centro di Scienze Naturali di Galceti, di cui è in scadenza l’affitto e di cui occorrerà trovare una nuova sede.
“Come comitato – ha concluso Luciana Becherini – saremo uniti per dire i nostri si al mantenimento dei vincoli ambientali a tutela nostra e delle future generazioni ma anche per una ristrutturazione del Csn che sia però sostenibile ambientalmente ed economicamente”.
giovedì 29 luglio 2010
L'assemblea pubblica a Galcetello: gli interventi
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