giovedì 11 febbraio 2010

"Il Tirreno": Un comitato e mille firme contro il cemento

L'articolo di Cristina Orsini pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno":

Mille adesioni sul gruppo di facebook “Galceti libera dal cemento” creato da Marco Monzali. La costituzione di un comitato “misto”: cittadini ma anche istituzioni. Un’assemblea pubblica convocata per il 19 alle 21 al circolo Quinto Martini. Si stanno organizzando le truppe che non vogliono nuovo cemento su quei 20 ettari ai piedi del Monteferrato, a Maliseti, l’unica area ancora agricola.

Il progetto è quello firmato dall’architetto Stefano Bruno dello studio Bioarkt che prevede la riqualificazione complessiva del Centro di scienze naturali di Galceti: un progetto da circa 25 milioni in lotti successivi che prevede la costruzione di un museo ipogeo (tre piani interrati), un secondo polo, con serra annessa fuori terra, la realizzione del parco dei dinosauri e dalle fauna del quaternario. Tre privati cederebbero a prezzo di esproprio una trentina di ettari al Centro, provvederebbero alle opere necessarie, dunque si sobbarcherebbero tutti i costi, ma in cambio di una perequazione sul territorio di Maliseti: circa venti ettari - anche questi di loro proprietà - oggi agricoli e sui quali chiedono diritti edificatori ma a prezzo di mercato. Il risultato sarebbe la realizzazione - su un’area vasta circa tre ettari - di un centinaio di case a uno, due piani o tre piani, bioclimatiche, unifamiliari ciascuna con il giardino oltre a una scuola, una residenza protetta, un albergo.

Una prima valutazione del progetto è stata fatta in una riunione, l’altra sera, in Circoscrizione ovest, presenti il presidente Giovanni Mosca, i componenti della commissione urbanistica del Comune Massimo Carlesi, Matteo Biffoni e Nicola Oliva e l’ex assessore all’Urbanistica Stefano Ciuoffo. La premessa è chiara: «Non si possono fare baratti con il territorio». Secondo Ciuoffo «il Pd dovrà certamente farsi carico delle istanze dei cittadini e portarli nelle sedi opportune ma dovrà anche trattare la questione della pianificazione per quello che è: una visione unitaria delle esigenze della città con una valutazione complessiva di cosa possa sopportare il territorio. Non ci può essere un privato che decide. Altrimenti l’amministrazione pubblico abdica al suo ruolo». «Anche perché - ha continuato Ciuffo - per il momento è impossibile valutare concretamente l’impatto dell’intervento. Quello che è certo è che anche l’area, a nord della Bardena, sulla quale verrà costruito il nuovo centro è ambientalmente delicatissima ed è da valutare bene se sia in grado di sopportare le opere in mano pubblica». Un no secco è venuto anche dai componenti della commissione urbanistica.

A livello di territorio e non solo, la lotta al progetto del borgo di Maliseti verrà affidata a un comitato: “Per Maliseti, no cemento” costituito ieri - le firme si stanno raccogliendo - e al quale partecipano l’Arci Maliseti, A.C. Maliseti, il comitato “Insieme per Maliseti”, la sezione della Misericordia, la Croce d’oro, il Bocciodromo. Il presidente sarà Paolo Sambo, ma tra i primi firmatari c’è anche Mosca. «Non abbiamo nulla contro la riqualificazione del Centro di Galceti - dice - ma le risorse devono essere trovate in altro modo, certamente non in cambio di una lottizzazione in mano a privati».

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