giovedì 16 dicembre 2010

Rinviato l'incontro con il Vicesindaco Borchi

In occasione del consiglio della Circoscrizione Nord dello scorso 24 novembre sul parco di Galceti, il primo contatto dopo mesi di silenzio da parte dell'amministrazione comunale che non ha mai risposto alle nostre lettere ed alla nostra raccolta firme, eravamo riusciti a strappare una promessa pubblica al Vicesindaco del Comune di Prato Goffredo Borchi: un incontro prima di Natale con le delegazioni dei comitati di Maliseti e Galceti.

Stamattina abbiamo purtroppo appreso che l'incontro, da tempo fissato per lunedì 21 dicembre, è saltato causa sopraggiunti impegni del Vicesindaco.

Chiediamo di inserire l'area agricola tra Maliseti e Galceti nel costituendo Parco della Piena


Il Comitato "Per Maliseti. No Cemento!", su opportuna segnalazione di un gruppo di cittadini che sostengono la nostra iniziativa, ha scritto al Garante della comunicazione nel governo del territorio della Regione Toscana prof. Massimo Morisi per chiedere l'inserimento dell'area agricola compresa tra Maliseti e Galceti nel costituendo Parco della Piana.

Più che proporre l'inserimento dell'area nel Parco della Piano, ritiamo che sia impensabile ed irrazionale ESCLUDERE dal nascente Parco della piana decine di ettari di terreno, regolarmente coltivati, che sono di una bellezza eccezionale e rappresentano l'unica continuità ecologica rimasta fra pianura e montagna a nord di Prato: perchè a pieno diritto sono terreni facenti parte della pianura, che già contengono tutti i valori che l'istituzione del Parco si propone di ottenere solo in futuro da altre aree del nostro territorio. Rappresentano un importante tassello già in essere ed immediatamente fruibile, perciò a maggiore ragione vanno tutelati così come sono, nella loro esclusiva destinazione agricola e conservata struttura di appoderamento rurale toscano.

Ricordiamo che in questa fase tutti i cittadini, possono informarsi sulle attività di partecipazione e inviare osservazioni, commenti, spunti di riflessione e contributi scritti sul "parco della piana" scrivendo all'indirizzo: partecipazione@parcodellapiana.it

Cos'è il Parco della Piana: www.parcodellapiana.it

venerdì 3 dicembre 2010

Sequestrato il Centro di Scienze Naturali. Tozzi accusato di maltrattamenti

Il Centro di Scienze Naturali di Galceti è stato sequestrato per ordine della magistratura nell'ambito di un'inchiesta per maltrattamento di animali ed esercizio abusivo della professione che vede indagato il direttore del Centro, Gilberto Tozzi, la moglie, il figlio e una dipendente. Da Galceti sono stati portati via alcuni animali, soprattutto uccelli rapaci. Il 22 giugno la Polizia provinciale e la Forestale (insieme ai carabinieri del Nucleo antisofisticazioni) effettuarono sequestri, soprattutto di documenti. Ieri la polizia provinciale, ha sigillato l’intero centro.

Durante la perquisizione sarebbero stati trovati medicinali scaduti e anche un fucile. Gilberto Tozzi respinge tutte le accuse, come ha fatto fin dall’inizio dell’estate: il direttore ha sempre sostenuto che le cure agli animali erano prestate dai medici veterinari convenzionati con il Centro.

Fonte: Corriere.it

martedì 23 novembre 2010

Mercoledì 24 consiglio della Circoscrizione Nord sul parco di Galceti

Mercoledì 24 novembre alle ore 21.15 si riunisce il Consiglio della Circoscrizione Prato Nord in seduta aperta alla cittadinanza per discutere sul Parco di Galceti. Partecipano il Vice Sindaco Borchi e gli assessori Milone e Caverni.

mercoledì 10 novembre 2010

Il comitato "Galceti no cemento" scrive al Comune

La lettera inviata all'Amministrazione dal comitato "Galceti no cemento":

Gli articoli apparsi sulla stampa in questi giorni hanno riportato la conferenza stampa tenutasi il 25 ottobre nel Salone Consiliare per la presentazione delle linee del Nuovo Piano strutturale da parte del Sindaco, dell’Assessore Cenni, del presidente la comm.ne Berselli, del progettista Gorelli e del dirigente dell’Urbanistica Pecorario.

“Un Piano strategico che disegna una città meno densa che cerca di eliminare spazi a terra, individuando superfici che dovranno essere occupate da giardini, percorsi pedonali e ciclabili…” “Linee strategiche che accompagneranno lo sviluppo della città nei prossimi anni. Un primo passo che da ora in avanti sarà condiviso con la città.”

Sono queste, alcune delle affermazioni pronunciate nei vari interventi e riportate dalla stampa, alle quali vorremmo agganciarci per sollevare il problema della salvaguardia della zona di Galceti e del Monteferrato che questo Comitato sta portando avanti.

E’ per questo motivo che il Comitato”Galceti no cemento” chiede la possibilità di conoscere le valutazioni di questa amministrazione relative al progetto di un intervento urbanistico presentato dall’arch. Stefano Bruno con la consulenza del direttore del Centro di Scienze Naturali Gilberto Tozzi.

Condividendo e sottolineando la necessità di condivisione delle scelte strategiche di una città con i suoi stessi abitanti, sollecitiamo questa amministrazione affinché possa condividere con questo Comitato le scelte che intende portare avanti relativamente al progetto suddetto ed alle sorti del CSN che riteniamo essere un patrimonio di questa città.

Importanti, a questo proposito, appaiono le dichiarazioni dell’ass.re Regionale all’urbanistica ed al governo del territorio Anna Marson intervenuta al laboratorio progettuale organizzato dall’Associazione Parco Agricolo di Prato alle Cascine di Tavola sul Parco della Piana: “un Parco che si configura come progetto per puntare al recupero ed alla riqualificazione del territorio agricolo attraverso un patto città-campagna”, dal momento che proprio gli interventi del progetto urbanistico dell’arch. Bruno intendono investire un’ area verde, un’area di terreni agricoli.

Perché allora non valutare anche l’area del Monteferrato, fra Maliseti e Galceti, come un’area da salvaguardare da nuove costruzioni, mantenendo le sue aree verdi ed agricole senza doverla necessariamente “barattare”?

Insieme al Comitato di Maliseti condividiamo gli obiettivi sopra espressi per i quali ci auguriamo che questa Amministrazione possa – quanto prima – incontrarci.

In attesa di un riscontro, porgo i miei più cordiali saluti.

Prato 30 ottobre 2010

Il Presidente del Comitato "Galceti no cemento"
Daniela Agresti

mercoledì 3 novembre 2010

On-line il sito del comitato "Galceti no cemento"

E' attivo da pochi giorni il sito del comitato cittadino "Galceti no cemento", impegnato al fianco del comitato "Per Maliseti. No cemento!" nella battaglia contro la cementificazione dell'area agricola compresa tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti e per la salvaguardia dell'area protetta del Monteferrato.

Clicca qua: http://www.galcetinocemento.it

martedì 2 novembre 2010

"La città del futuro": il sindaco e l'assessore all'urbanistica presentano le strategie generali del nuovo piano strutturale


Giovedì 11 novembre alle ore 21:30 al Teatro Metastasio, nell'ambito di "Prato Incontra", il sindaco di Prato Roberto Cenni e l'assessore all'urbanistica Gianni Cenni presenteranno le strategie generali del nuovo piano strutturale.

Le strategie generali di un piano strutturale costituiscono lo strumento per definire gli obiettivi di sviluppo sostenibile del territorio ed i percorsi da attuare per realizzarlo. Sono costituite dall'insieme degli indirizzi di massima, dagli scenari prevedibili e dalle regole per un corretto uso del territorio al fine di mantenerne i caratteri di qualità esistenti.

Per gli ambiti urbani della Declassata con le aree che vi si attestano, e della zona della città densa cosiddetta Macrolotto Zero, saranno presentati gli indirizzi generali di come potrà configurarsi il loro futuro assetto urbanistico (strade, piazze, aree verdi, percorsi ciclopedonali, servizi pubblici, edifici) attraverso la proiezione di alcune simulazioni di progetto. Sarà poi compito degli strumenti urbanistici attuativi definire nei dettagli i disegni urbani delle aree soggette alle trasformazioni immaginate, anche e soprattutto attraverso la creazione di percorsi partecipativi.

Interverrà Gianfranco Gorelli, architetto, docente Università degli Studi di Firenze. Illustrazione dei progetti a cura dell'Architetto Riccardo Pecorario, Dirigente Servizio Pianificazione e attuazione urbanistica Comune di Prato. Moderatore della serata Maurizio Ciampolini, giornalista, portavoce del sindaco.

lunedì 1 novembre 2010

Più controlli per il parco di Galceti

Articolo pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno" sabato 30 ottobre:

La Circoscrizione Nord convocherà un consiglio aperto per discutere della tutela del parco di Galceti e della zona di Galcetello. La scorsa estate, contrariamente a quanto avveniva negli anni passati, la Circoscrizione Nord non ha proposto iniziative di natura culturale a Villa Fiorelli e nel parco. Gli spazi sono stati affidati alla gestione di privati e destinati ad ospitare happy hour, aperitivi e serate musicali di vario tipo. Il grande afflusso di persone nelle ore serali nel parco e nei pressi del pub Camelot di via 7 Marzo (lunedì) ha provocato problemi di parcheggio, senza contare i numerosi atti di incuria e degrado registrati nel parco. I residenti si sono lamentati. La Circoscrizione Nord, ha raccolto le polemiche dei cittadini, informando l'assessore comunale Goffredo Borchi. Ad oggi sulla questione dal Comune non è stata data alcuna risposta. «Siamo molto dispiaciuti - commenta il presidente Alberto Manzan - dopo la scorsa estate qualcosa si è incrinato nel rapporto tra i residenti del quartiere, i fruitori del parco e i nuovi gestori degli spazi. Vorremmo risanarequesti rapporti,nell'interesse della collettività. La scorsa estate da parte dell'amministrazione comunale è mancato un reale controllo delle attività svolte nel parco. E' da luglio che chiediamo un incontro con l'assessore Borchi per discutere della tutela del parco di Galceti, ma non abbiamo mai ricevuto risposta. Nel corso dell'ultimo consiglio di Circoscrizione abbiamo dunque proposto di convocare un consiglio aperto. Ci auguriamo che almeno stavolta gli assessore di competenza possano essere presenti».

lunedì 25 ottobre 2010

Magia... ecco il Piano strutturale!

"Piano strutturale, linee strategiche e visione della nuova città" è il titolo della CONFERENZA STAMPA convocata per oggi 25 ottobre alle ore 12.30 nel Salone consiliare di Palazzo comunale per presentare il nuovo Piano strutturale di Prato. Lo strumento urbanistico sarà illustrato dal sindaco Roberto Cenni, dal progettista Gianfranco Gorelli, dall'assessore alla Pianificazione strutturale Gianni Cenni, dal responsabile dell'Area Servizi tecnici del Comune Riccardo Pecorario e dal presidente della Commissione consiliare 4 Ambiente e territorio Emanuele Berselli.

Comunicato stampa del Comune di Prato

Manzan: «Un ripensamento sul parco di Galceti, quest'estate troppe cose non hanno funzionato»

Intervento del presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan:
«Dopo le polemiche nate quest’estate intorno al parco di Galceti e più in generale nella zona di Galcetello è giusto fare alcune considerazioni. Da tanti anni il Parco di Galceti è una ricchezza per la Circoscrizione Nord e per l’intera città. E’ meta di tantissime persone, di intere famiglie che sentono il bisogno di uscire dal caos della città per vivere alcune ore a contatto con la natura ed il verde. In questi ultimi anni la Circoscrizione ha proposto iniziative ed eventi di carattere culturale, sociale, sportivo ed ambientale per andare incontro alle attese dei cittadini creando “alternative al centro” e riscuotendo un indubbio interesse.
Quest’ estate, però, qualcosa si è incrinato nel rapporto fra residenti, fruitori del Parco ed operatori che svolgono la propria attività all’interno e nelle vicinanze del Parco. Occorre, quindi, riallacciare questo rapporto, nel rispetto delle regole date dalle normative vigenti, nell’interesse della collettività. La Circoscrizione Nord si impegnerà a conciliare le esigenze dei soggetti coinvolti creando occasioni di dialogo e di confronto . Quello che si chiede in primo luogo è un reale ed efficace controllo, mancato la scorsa estate, da parte dell’amministrazione comunale relativo alle attività ed alle iniziative che si potranno sviluppare sul territorio. E’ questo il motivo per cui, da luglio, abbiamo fatto richiesta di un incontro con l’assessore competente Borchi; vorremmo un parere su quanto accaduto in questo ultimo anno, e soprattutto quali strumenti l’amministrazione deciderà di utilizzare in futuro per risolvere i problemi che si sono presentati. Ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta.
Nell’ultimo consiglio di circoscrizione del 13 ottobre è stata fatta la proposta di convocare un “Consiglio di Circoscrizione aperto” con la presenza degli assessori di competenza per discutere sul tema della conservazione e della valorizzazione del parco di Galceti. Ad oggi anche per questa ultima richiesta non abbiamo ricevuto risposta. Noi rimaniamo in attesa di risposte e con noi tanti cittadini».

martedì 12 ottobre 2010

Regolamento sulla partecipazione


Dal regolamento comunale sulla partecipazione (link esterno)

Capo I
Istanze, petizioni e proposte


Articolo 1 - Presentazione

1. I cittadini, anche in forma associata, hanno il diritto di presentare, secondo quanto stabilito dall'articolo 35, comma 1, dello Statuto comunale, istanze, petizioni e proposte all'Amministrazione comunale.

2. Le istanze, petizioni e proposte sono indirizzate al Sindaco e/o al Presidente del Consiglio Comunale i quali, entro cinque giorni dal ricevimento, provvedono a trasmetterle alla Giunta o alla Commissione consiliare, secondo le rispettive competenze.

3. Le istanze, petizioni e proposte che riguardino materie di competenza della Giunta sono, comunque, trasmesse ai Presidenti dei gruppi consiliari.


Articolo 2 - Esame

1. Il Presidente della Commissione consiliare, entro dieci giorni dal ricevimento, convoca la Commissione per l'esame dell'istanza, petizione o proposta, dandone notizia ai proponenti.

2. L'istanza, petizione o proposta, corredata del parere della Commissione, viene trasmessa al Presidente del Consiglio Comunale, il quale cura che l'iscrizione all'ordine del giorno dei lavori del Consiglio avvenga entro trenta giorni dalla sua presentazione al Sindaco e/o al Presidente del Consiglio Comunale.

3. Le successive decisioni adottate dal Consiglio Comunale devono essere comunicate ai proponenti, di regola al primo firmatario

4. Qualora le istanze, petizioni o proposte, che riguardino materie di competenza del Consiglio Comunale, siano accompagnate da almeno trecento firme, il Presidente della Commissione, ai fini dell'esame di cui al precedente comma 1, invita alla seduta una delegazione di massimo tre rappresentanti dei proponenti, con diritto di parola.

5. La Giunta Comunale, in relazione alle istanze, petizioni o proposte presentate su materie di sua competenza, adotta opportuni provvedimenti che garantiscano sia l'esame tempestivo delle stesse, sia la comunicazione ai proponenti delle decisioni adottate; tali provvedimenti devono essere inviati anche ai Presidenti dei gruppi
consiliari.


In data 15 aprile 2010 abbiamo consegnato all'Ufficio Protocollo del Comune di Prato le prime 1.588 firme raccolte dal Comitato “Per Maliseti. No cemento!” indirizzate al Sindaco di Prato Cenni. A distanza di sei mesi la nostra legittima richiesta di chiarimenti dall'Amministrazione Comunale rispetto all'iter dei progetti di lottizzazione dell'area agricola di Maliseti e di ampliamento del Centro di Scienze Naturali, annunciati dal vicesindaco Borchi sui quotidiani locali, non ha ricevuto risposta da parte dell'amministrazione comunale.

Chiediamo quindi: dove sono finite le nostre firme? Che valore dà l'attuale Amministrazione Comunale alle istanze dei cittadini?

mercoledì 1 settembre 2010

In approvazione il progetto esecutivo per il lago Borro-Galceti

Comunicato stampa del Comune di Prato

Anche Prato avrà un proprio bacino artificiale. Sarà, infatti, prossimamente approvato dalla giunta comunale il progetto esecutivo per la realizzazione del lago Borro-Galceti, un invaso d'acqua di oltre 2 mila metri quadrati di superficie che costituirà una riserva idrica sia per l'irrigazione agricola e forestale che per l'approvvigionamento dei mezzi antincendi.

La spesa prevista per l'esecuzione dei lavori è di 130 mila euro di cui 100 mila già stanziati dalla Regione Toscana e 40 mila che saranno messi a disposizione dall'Amministrazione Comunale.

A darne notizia è il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Goffredo Borchi, che specifica che l'opera sarà realizzata all'interno del Centro di scienze naturali di Prato nell'area protetta del Monteferrato.

"L'invaso - ha spiegato Borchi - occuperà una superficie attualmente utilizzata per la semina del foraggio destinato agli animali presenti nel parco e consentirà di accumulare acqua nei periodi di abbondanza e rilasciarla in caso di necessità. Anche questo intervento rientra in quella politica ambientale che l'Amministrazione Comunale ha inteso portare avanti fin dal suo insediamento".

L'area, compresa tra la viabilità comunale in direzione del Comune di Montemurlo e l'area boscata del Monteferrato, si trova a una quota di circa 78 metri sul livello del mare.

La realizzazione del lago Borro-Galceti rientra nell'elenco degli interventi finanziati dalla Regione Toscana nell'ambito del programma di realizzazione di nuovi invasi multifunzionali e di recupero di quelli esistenti. Il Comune ha reso disponbili ulteriori risorse (pari appunto a 40 mila euro) indispensabili per definire computamente e funzionalmente il nuovo invaso idrico.

domenica 29 agosto 2010

Nasce il comitato "Salviamo il Parco di Galceti"

Un nuovo comitato ed una petizione per salvaguardare il Parco di Galceti:

Dal blog: http://salviamogalceti.blogspot.com

Raccolta firme per la Petizione Popolare:

“SALVIAMO IL PARCO DI GALCETI”


TUTTI I CITTADINI E GLI AMANTI DELLA NATURA SONO INVITATI A SOTTOSCRIVERLA!

Il Parco di Galceti è aria pulita, è verde, è bosco, è natura, è una passeggiata nei sentieri, è portare a spasso i bimbi, è godersi una pausa dalla città, è stare lontano dai tubi di scappamento, è il “Parco di Galceti”.

MA QUESTA ESTATE, NO.

una presenza nuova ha reso il Parco senza più senso: automobili, camion e ...buttafuori. Il bosco ha perso i frequentatori pomeridiani per lo choc della situazione, di trovare gli automezzi, dell'imbarazzante menefreghismo delle forze dell'ordine sulla questione.

Dell'intero Parco Naturalistico, l'isola verde più facilmente frequentabile e quindi più goduta dalle famiglie, dai bimbi, è proprio il boschetto intorno a Villa Fiorelli, esso rappresenta storicamente un cuore verde rigorosamente pedonale, che invece è stato addirittura spianato con lo schiacciasassi per farci passare gli automezzi più comodamente. E' molto grave.

“Villa Fiorelli” è naturale che piaccia. Se trasformi il cuore dell'unico Parco Naturalistico che hai in un locale notturno, hai fatto magicamente la più bella discoteca d'Italia.
Però hai “perso” il parco. Bravi.

Ci chiediamo com'è possibile che una struttura pubblica in un luogo così delicato, pagata coi soldi nostri, abbia fatto questa fine. Le zone limitrofe sono nel caos, c'è un problema di sicurezza incredibile, non solo un inquinamento acustico e ambientale dentro il Parco, per forza illegale e incompatibile, scandaloso e raccapricciante, al quale chiediamo venga posto rimedio prima possibile. Ma i residenti soffrono moltissimo: vetri delle auto rotti e gomme forate, vandalismo generico, condomini scambiati per toilettes, bottiglie di vetro lasciate ovunque. Le ambulanze e i vigili del fuoco non riuscirebbero a raggiungere le case da quante auto ci sono, i residenti sono veramente nel panico. L'assenza delle Forze dell'Ordine è ormai imbarazzante. Stanno nascendo momenti di vera tensione, può accadere il peggio.
Perché le forze dell'ordine non ci sono !?

Questa movida rischia di diventare la testa di ariete per la trasformazione dei pochi prati rimasti in posti auto. Forse ci sbagliamo, ma viene naturale di pensare ai ventilati progetti, dei 60.000 metri cubi di cemento proprio nei paraggi e la struttura aliena sul Monteferrato. Siamo convinti sia solo una coincidenza. Ma se queste fossero le vere intenzioni COMBATTEREMO DURAMENTE.

Quindi, vogliamo vedere i progetti presentati al bando di gara su Villa Fiorelli
e capire cosa sta realmente accadendo nelle nostre strade e nel Parco Verde.

Ciò che è certo, è che l'attuale gestore come minimo sta fraintendendo qualcosa. A cominciare da quello che a noi sembra un furto ideologico della struttura, non è sua, non è bello vederla con un marchio privato. E poi L'OSTELLO non è in funzione. Dicono che è “non ha camere disponibili” e chi mai vorrebbe dormire nel mezzo di una discoteca? Il Bando di Gara parla di un bar/ristorante/ostello e non permette al gestore di interrompere alcun servizio né di crearvi attività non consone o innaturali. Oltretutto il giardino della Villa lo vediamo deteriorato, hanno tolto erba con un cingolato e colorato di viola i muri e una strada del Parco. E' un luogo ad altissimo vincolo ambientale, per cui con quali autorizzazioni? In Villa è urgente un efficace controllo di verifica. La percepiamo un po' aliena e innaturale. Questa “rivalutazione” sta svalutando l'unica cosa che la rende “interessante”, il parco in cui è immersa.

Ps: il Centro Scienze Naturali è stato “sfrattato”, lo sapevate?
Viene da chiedersi: la “ villa”, che è adiacente, non potrebbe ospitarlo?
Dovremmo parlare apertamente di questa ipotesi.


Tra tutti i posti che potevano essere“trasformati” in movida è stato scelto quello più incompatibile. Ci auguriamo sia tutto frutto di un fraintendimento e che si risolva presto, ma il tuo contributo è importantissimo, sottoscrivi la petizione!

VI INVITIAMO CALOROSAMENTE A SENSIBILIZZARE I CITTADINI DEI PROBLEMI QUI ESPOSTI E A FIRMARE LA PETIZIONE.

LA CRESCITA INFINITA È INCOMPATIBILE CON UN PIANETA FINITO

La petizione: Petizione in formato .pdf

domenica 1 agosto 2010

L'architetto Bruno: «Il progetto non è faraonico, è piccolo...»

L'architetto Stefano Bruno, ideatore del "piano di recupero" del Centro di Scienze Naturali parla al settimanale Metropoli:

«Questo è un progetto per la citta e potrebbe permettere il suo rilancio economico. Non è un progetto faraonico, come qualcuno pensa, addirittura è stato definito piccolo dagli esperti, varie commissioni europee lo hanno visionato ed è piaciuto a tutte. La protesta dei vari comitati è un voler andare contro la città e contro il lavoro. Contro cosa si sta protestando? Contro un qualcosa che è ancora in fase di studio da parte dell'amministrazione comunale. La costruzione delle case in prossimità di via Coppola è solo una percentuale minima dell'intero progetto [...]. La casa colonica su cui andremmo ad intervenire è oggi una struttura fatiscente di 600 metri quadrati, troppo piccola anche solo per farci un laboratorio per animali [...]. I costi? L'unica soluzione possibile è trovare soldi dai privati attraverso opere di urbanizzazione. Se ci fossero stati i soldi le case non sarebbero state progettate, ma senza le case le proprietà non ci lasciano il terreno per costruire [...]. Se non procediamo a realizzare il progetto, il museo rischierà la chiusura e noi andremo a perdere un patrimonio scientifico unico in Italia. Non solo, si perderanno anche tante occasioni economiche e la possibilità di ospitare negli spazi didattici anche i costi di università scientifiche».

giovedì 29 luglio 2010

L'assemblea pubblica a Galcetello: gli interventi

Il racconto dell'assemblea dell'8 luglio scorso presso la Circoscrizione Nord pubblicato da Andrea Balli:

A distanza di cinque mesi dalla costituzione del comitato cittadino “Per Maliseti. No cemento” contro il progetto di nuova lottizzazione previsto tra Maliseti e Galceti nei terreni attualmente a destinazione agricola ai piedi del Monteferrato compresi tra via Coppola, via del Gorello, via Galceti e via San Martino per Galceti – durante una assemblea pubblica svoltasi nella sala consiliare della Circoscrizione Nord - è stata ufficializzata la nascita di un nuovo comitato “Galceti no cemento” in difesa dell’area verde di Galceti, il più significativo dei “polmoni verdi” di Prato. L’iniziativa che fa seguito anche alla nascita sul social network di Facebook del gruppo “Galceti libera dal cemento” che già annovera oltre 1.300 membri – ha visto la partecipazione di oltre un centinaio di persone, molte delle quali hanno apposto la propria firma di adesione al Comitato promosso da un gruppo di otto residenti della zona e che ora intende darsi una organizzazione propria, unendosi alla “battaglia” iniziata già dal comitato “Per Maliseti. No cemento!”.

L’assemblea introdotta da Luciana Becherini (portavoce del costituendo comitato) ha visto l’interessante relazione di Claudia Giorgetti, gli interventi degli architetti Paolo Paoletti e David Fanfani (urbanista e ricercatore presso l’Università degli studi di Firenze), nonché quello del presidente della circoscrizione nord Alberto Manzan.

Al dibattito si sono succedute le riflessioni di ben undici cittadini (tra cui quella di Paolo Sambo, ex vicepresidente della commissione urbanistica della Circoscrizione Ovest e ora presidente del comitato “Per Maliseti. No cemento”, del consigliere comunale Aurelio Donzella (Italia dei Valori); Francesco Fedi (coordinamento Comitati Cittadini), Adriana Pagliai (Coordinamento Piana Pistoia-Prato-Firenze) ed altri.

Da tutti è emersa la necessità di fare chiarezza sull’iter di questo imponente ed impegnativo progetto edificatorio che prevederebbe – dai dati ricavati dalla recente pubblicazione del progetto sul sito Internet della provincia di Prato – con il pretesto di ampliare il Centro di Scienze Naturali (con un nuovo planetario, un auditorium per accogliere mille persone) prevedendo una volta realizzato l’ampliamento circa 400 mila visitatori l’anno – una sorta di “compensazione” costituita dalla realizzazione di circa un centinaio di abitazioni "di lusso", un parcheggio per auto ed uno per gli autobus, un albergo-foresteria (con almeno 70 camere), un asilo con piscina, una residenza protetta per gli anziani. Il tutto vedrebbe interessati tre privati con un maxi progetto da 25 milioni di euro.

I professionisti presenti hanno ribadito che per poter realizzare l’opera sarà necessaria comunque una variante urbanistica per il passaggio del terreno (circa 50 ettari in tutto) da agricolo ad edificabile così come occorrerà l’inserimento della proposta all’interno del Piano Strutturale del Comune di Prato.

“La nostra intenzione – ha dichiarato Luciana Becherini, portavoce del comitato “Galceti no cemento” – è quella di fare chiarezza su questo progetto protocollato già dal 2007 e che tornato alla luce dopo essere rimasto probabilmente chiuso in qualche cassetto – se realizzato – andrà ad avere un grosso impatto ambientale per l’area protetta del Monteferrato, per la residua connessione ambientale tra la piana e l’area collinare a nord del Comune di Prato. Vogliamo anche riappropriarci – magari attorno ad un Tavolo con le istituzioni - come cittadini della politica nel senso nobile del termine e dire la nostra opinione su questo progetto per ribaltare la contorta metodologia che nel nome di una giusta causa (dare una soluzione alle criticità soprattutto strutturali del Centro di Scienze Naturali di Galceti) giustificherebbe senza mezzi termini una cementificazione sproporzionata. Troppi anche a Prato sono stati in passato i progetti -avvallati dalla amministrazioni comunali che si sono succedute – nati da esigenze di privati (vedi ad esempio il Pecci o la Multisala) ma mai condivisi con i cittadini.

L’architetto Paolo Paoletti parlando della necessità di ricuperare la trasparenza soprattutto attorno agli attori di questa vicenda ha ribadito più volte la necessità di stoppare il progetto rilanciando un metodo di urbanistica partecipata che coinvolga nelle scelte prioritarie gli stessi cittadini mentre il presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan ha sottolineato che in mancanza di conferme ufficiali da parte dell’amministrazione comunale occorrerà invece incentrare il discorso sul Centro di Scienze Naturali di Galceti, di cui è in scadenza l’affitto e di cui occorrerà trovare una nuova sede.

“Come comitato – ha concluso Luciana Becherini – saremo uniti per dire i nostri si al mantenimento dei vincoli ambientali a tutela nostra e delle future generazioni ma anche per una ristrutturazione del Csn che sia però sostenibile ambientalmente ed economicamente”.

lunedì 19 luglio 2010

"Bighunter.it": cittadini contro la cementificazione dell'area protetta

L'articolo pubblicato giovedì 15 luglio sul portale BigHunter.it:

Il progetto per la riqualificazione del Centro di Scienze Naturali situato tra Galceti e Maliseti all'interno dell'area naturale protetta del Monteferrato (parco regionale ad interesse locale, con meno restrizioni rispetto ad una classica area protetta), ha suscitato le perplessità dei residenti, che organizzati in due diversi comitati (uno per Maliseti e uno per Galceti) cercano di capire cosa sta per succedere in una delle poche aree verdi rimaste nella zona.

A quanto pare si è partiti da una oggettiva necessità di ristrutturare la struttura che ospita il Centro Scientifico, il Museo di Storia Naturale ed il Planetario, per arrivare ad un massiccio intervento edilizio che prevede un consistente investimento ai fini turistici (si vorrebbe passare dai 40.000 ai 250 – 300 mila visitatori l'anno), nonché la costruzione di abitazioni e strutture ricettive nelle aree agricole circostanti.

Il parco, che ospita numerose specie e rappresenta uno degli ultimi corridoi ecologici della zona, si trasformerebbe così in una specie di Gardaland della scienza con tanto di - lo si apprende consultando l'unico progetto pubblicato sul sito dell'amministrazione - alberghi, aree per lo shopping, punti di ristoro, museo naturalistico, centro astronomico, parco della preistoria, biblioteca, sala conferenze, parcheggi e addirittura un trenino elettrico su monorotaia con un percorso di tre km. Insomma una colata di cemento a cui si oppongono strenuamente i cittadini, che sono preoccupati anche per i numerosi risvolti negativi sulla viabilità e sull'urbanistica a cui porterà la realizzazione della faraonica opera.

Il comitato di Galceti, in base a voci non ufficiali sulla ripresa dei lavori, sta organizzando iniziative per sensibilizzare la cittadinanza. Secondo le segnalazioni che abbiamo raccolto tramite un membro del comitato, cacciatore e frequentatore assiduo di questo portale, pare che dietro al faraonico progetto possano annidarsi ingenti speculazioni edilizie. Il progetto pare si basi sulla lottizzazione dell'area agricola circostante, tanto che si parla della costruzione di oltre cento appartamenti, i cui oneri edilizi basterebbero alla realizzazione della disneyland pratese. Un concetto confermato dalle dichiarazioni rilasciate a febbraio di quest'anno dal presidente dimissionario del Centro scientifico Massimo Calissi, il quale ha rifiutato la carica proprio in seguito alla presentazione del progetto dell'architetto Stefano Bruno della Bioarkt, poi cofirmato dall'attuale Direttore del Centro, Gilberto Tozzi.

Da parte sua Tozzi, raggiunto telefonicamente da questa redazione, ridimensiona la situazione e assicura che nulla è ancora stato definito dalla Giunta. Il direttore del CSN spiega che anche nel caso in cui il Comune decidesse di andare avanti, lo farà in maniera ridotta rispetto alle due precedenti proposte dei costruttori (l'ultima ipotizzava complessi abitativi per 600 persone).

Dall'ultima assemblea del Comitato Galceti No Cemento è comunque emersa la preoccupazione che i lavori prendano il via senza che vengano ascoltate le esigenze della popolazione e che ancora una volta gli interessi dell'ambiente e del bene pubblico, vengano sacrificati allo spietato mondo degli affari.

"Metropoli": Sì al recupero, no al cemento

L'articolo sull'assemblea tenutasi giovedì 8 luglio a Galcetello pubblicato sul settimanale "Metropoli" venerdì 18 luglio 2010 a firma di Lorenzo Matucci:

Nonostante la soffocante afa estiva sono stati molti i cittadini che hanno partecipato all'assemblea pubblica tenutasi presso la sala consliare della Circoscrizione Prato Nord. Ed è così che, a tre mesi di distanza dalla costituzione del comitato "Per Maliseti. No cemento" si è creato anche quello degli abitanti di Galceti, risoluti nel proteggere le bellezze ambientali del luogo. I relatori della serata sono stati Luciana Becherini e Claudia Giorgetti del comitato "Galceti no cemento", l'architetto Paolo Paoletti, l'urbanista e ricercatore presso l'Università di Firenze David Fanfani ed il presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan.

I diversi interventi hanno sottolineato due aspetti fondamentali: il primo, accantonare definitivamente l'attuale progetto fortemente proiettato verso un'ingente cementificazione della zona; il secondo, rilanciare il valore della partecipazione attiva della cittadinanza per la crescita e losviluppo della città, dal momento che i grandi progetti hanno una ricaduta sulla comunità intera. [...]

Lo scopo del comitato "Galceti no cemento", che opererà in stretta collaborazione con il comitato di Maliseti, è quello di instaurare un dialogo con la pubblica amministrazione in modo da valutare quali siano le esigenze pubbliche di cui ci si dovrebbe preoccupare. «Nel progetto viene valorizzata la proprietà privata a scapito del bene pubblico. Non possono essere tre privati a decidere cambiamenti urbanistici così importanti», ha dichiatato Paoletti.

giovedì 8 luglio 2010

Un altro comitato contro il cemento a Maliseti

Articolo pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno" in data 8 luglio:

Altri cittadini che si organizzano per protestare contro il progetto di edificazione di Maliseti e di riqualificazione del centro di Galceti. Questa sera nella sala consiliare della Circoscrizione Nord, in via VII Marzo, si terrà un’assemblea pubblica al termine della quale dovrebbe nascere un nuovo comitato: «Ma solo - spiega Claudia Giorgetti, una delle promotrici - se in molti accetteranno il nostro progetto: che è quello di dialogare con Comune e Provincia per tentare di capire in via preventiva le consguenze dei progetti di grande impatto e se possibile di riuscire a farci ascoltare».

All’assemblea alla quale parteciperanno anche il Coordinamento di comitati cittadini e il comitato di Maliseti che ha già raccolto 1.600 firme contro il progetto, interverrà anche l’architetto David Fanfani. «L’intervento di edificazione dell’area di Maliseti - spiega Fanfani - insiste su una zona delicatisima sia dal punto di vista ambientale e sia idrico. L’impressione è che - aggiunge - per dare l’ok a una lottizzazione privata di grande impatto, si sia trovato una copertura pubblica con le opere nel parco di Galceti».

lunedì 28 giugno 2010

Nasce anche il Comitato "In difesa dell'area verde di Galceti"

Per difendere l'ambiente e dire no al cemento, giovedì 8 luglio alle ore 21 presso la sala consiliare della Circoscrizione Prato Nord in via VII Marzo 15, è convocata l'assemblea pubblica per la costituzione del Comitato cittadino "In difesa dell'area verde di Galceti".

Tutti uniti per dire no:
- alla cementificazione in area protetta con il pretesto di ampliare il Centro di Scienze Naturali
- alla cementificazione nell'area agricola tra Galceti e Maliseti
- alla riduzione del verde pubblico

Tutti uniti per dire sì:
- al mantenimento dei vincoli ambientali a tutela nostra e delle future generazioni
- ad una ristrutturazione del Centro di Scienze Naturali che sia sostenibile ambientalmente ed economicamente

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare per difendere il territorio e impedire nuove costruzioni nelle aree agricole e nell’area protetta del Monteferrato

mercoledì 23 giugno 2010

I comitati pratesi in difesa del direttore del Centro di Scienze Naturali di Galceti

Comunicazione da parte del Coordinamento dei Comitati cittadini pratesi che intervengono sulla vicenda delle indagini sul Centro di Scienze Naturali di Galceti e sul suo direttore, Gilberto Tozzi:

«Dopo aver appreso degli accertamenti compiuti dal Corpo di Polizia Provinciale nei confronti del Centro di Scienze Naturali di Galceti, ci sentiamo di intervenire per portare all’attenzione l’importanza che il responsabile della struttura, Gilberto Tozzi, al quale viene contestato di esercitare abusivamente la professione di medico, non finisca per fare da capo espiatorio alla complessa realtà del Centro ed a una seria discussione che su questo deve essere fatta. Perché quest’accusa spunta dal nulla proprio oggi? Perché proprio oggi accade un fatto che potrebbe anche mettere fuori causa il responsabile storico e fondatore del centro? Non volendo entrare nel merito delle accuse, ancor più in un momento in cui gli accertamenti e le indagini stanno muovendo i primi passi, ci appare singolare come tutto questo avvenga a poco tempo dopo il lancio dell’ennesimo piano urbanistico blasfemo che, con la scusa dell’ampliamento del Centro di Scienze Naturali, prevede la cancellazione di una vasta area a verde a ridosso dell’area protetta del Monteferrato con la realizzazione di una lottizzazione privata di decedine di migliaia di metri cubi. L’idea dell’ampliamento del centro, si sa è cosa vecchia e già deliberata da più di un lustro (la prima delibera risale alla seconda Giunta Mattei) ma siccome, tanto per cambiare, i conti non tornano, è così che si pensa di finanziarsi spremendo urbanisticamente il territorio, in nome di quella “perequazione urbanistica” che, a voler essere quanto più possibile ottimismi, porta vantaggi dubbi alla cittadinanza e rendite certe ai proprietari dei terreni».
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domenica 20 giugno 2010

Censimento FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano): segnala l'area Maliseti/Galceti tra i luoghi del cuore


Il 7 maggio ha preso il via la quinta edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento nazionale promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo.

Un borgo, un oliveto, una pieve dimenticata, una spiaggia da preservare, un’antica dimora da valorizzare. Ma anche piccoli monumenti spesso meno noti, che rivestono però un’importanza fondamentale nella storia e nella vita di una comunità, che mostrano l’Italia più preziosa con il suo spettacolo unico di cultura, arte e natura.

Segnala uno o più luoghi che vuoi fare conoscere e amare, aiutaci a intervenire concretamente per tutelarli. Per unire l’Italia ci sono voluti mille uomini. Per salvarla basti tu!

Per segnalare l'area agricola tra Maliseti e Galceti, clicca qua:
http://www.iluoghidelcuore.it/segnala/7831

venerdì 14 maggio 2010

Tosoni (Lega): «No alla cementificazione»

Un partito contrario alla cementificazione e chiuso ad ogni tipo di compromesso è la Lega. A parlare, intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli, è il commissario provinciale del Carroccio Federico Tosoni: «La Lega è assolutamente contraria ad ulteriori cementificazioni a danno di spazi verdi. Se ci fosse carenza di alloggi, cosa che non mi risulta, sarebbe più giusto ristrutturare gli innumerevoli capannoni dismessi, i palazzi abbandonati, i ruderi. Ma basta col toccare quel poco di verde che è rimasto a Prato. L'unico intervento che ci sentiremmo di appoggiare è la creazione del parco arborato, che costituirebbe un polmone verde in più a tutela della salute...»

Mencattini (Udc): «Eccessivo l'impatto ambientale del nuovo Csn»

La posizione di Enrico Mencattini, segretario provinciale dell'Udc, interpellato da Lorenzo Matucci di Metropoli: «Personalmente non ho avuto modo di vedere il progetto. Così come presentati, sono i lavori del nuovo Csn ad essere di notevole impatto per l'ambiente. Per quanto riguarda la zona di Maliseti, siamo per valorizzare l'area con impianti sportivi, magari un centro ricreativo o un asilo, e qualche villetta che dia continuità a quelle già presenti in via Coppola...»

Carlesi (Pd): «I soldi per il nuovo Csn deve metterli il governo»

Massimo Carlesi (capogruppo Pd in consiglio comunale), intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli, esprime la posizione del suo partito in merito al progetto di ampliamento del Centro di Scienze Naturali di Galceti: «Il nostro gruppo consiliare è contrario alla cementificazione. La questione è questa: nessuno obietta la necessità che il Csn debba avere un ampliamento, ma legarlo all'intervento nella zona di Maliseti è da scartare. E' un'ipotesi urbanistiche che non condividiamo...»

«Il lavoro degli amministratori - continua Carlesi - è di cercare i soldi dove possono esserci. Non capisco perché si chiedano i soldi in Regione: un progetto come quello del Csn è di pertinenza del governo nazionale e della Comunità europea. Mi sembra un alibi, da parte del centrodestra, chiamare in causa la Regione. Bisogna essere bravi a presentare i progetti, a trovare le risorse, a rientrare nei bandi, ed è compito di chi governa fare questo. Vista la grande presenza di ministri a Prato durante la campagna elettorale e la grande amicizia che il centrodestra ha con il governo centrale, potrebbero rivolgersi al Ministero per l'Ambiente...»

venerdì 7 maggio 2010

Borchi: «La colpa non è dell'attuale amministrazione»

Goffredo Borchi, vicesindaco ed assessore all'ambiente, intervistato da Lorenzo Matucci di Metropoli: «Dobbiamo ancora vedere il progetto. Ma se vogliamo essere precisi non si può imputare il pasticcio all'attuale amministrazione. Il primo progetto è stato presentato quando c'era il sindaco Marco Romagnoli e l'ex-presidente del Csn Calissi lo aveva firmato. A loro andava bene, a noi sembra un intervento eccessivo. Va trovata una formula: o arrivano i finanziamenti regionali così realizziamo solo l'ampliamento del Csn, altrimenti procediamo con una perequazione, ma sarà tutto da definire cosa dovrà essere dato in cambio. Noi abbiamo tutto l'interesse a tutelare l'area, di grande valore naturalistico e paesaggistico...»

giovedì 15 aprile 2010

1.600 firme per dire no alla cementificazione

Milleseicento firme per dire no ad ogni ipotesi di cementificazione dell’area agricola compresa tra Maliseti e Galceti (60mila metricubi di nuove costruzioni tra abitazioni e strutture ricettive).

I rappresentanti del comitato cittadino “Per Maliseti. No cemento!” hanno consegnato questo pomeriggio all’ufficio protocollo del Comune di Prato le prime 1.588 firme raccolte contro il progetto di lottizzazione dell’area attualmente a destinazione agricola ai piedi del Monteferrato compresi tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti. Le firme sono indirizzate al sindaco di Prato Roberto Cenni e, per conoscenza, ai presidenti delle circoscrizioni interessate, Giovanni Mosca ed Alberto Manzan.

«Il progetto – spiegano i promotori del comitato, costituito dai rappresentanti di tutte le realtà associative della frazione – avrebbe un impatto devastante sulla viabilità della frazione e comprometterebbe per sempre uno dei patrimoni ambientali e paesaggistici della città. Non un solo metro cubo di cemento deve intaccare uno degli ultimi corridoi ecologici salvavita rimasti in un territorio già fortemente urbanizzato».

«La pianificazione urbana non può essere fatta barattando "creative" speculazioni edilizie – concludono i promotori del comitato – chiediamo a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, ad esprimersi pubblicamente sul progetto. Le risorse per il miglioramento del Centro di Scienze Naturali devono essere individuate attraverso altre forme di finanziamento e certamente non in cambio di una pesante lottizzazione a beneficio di privati».

Il comitato preannuncia nuove iniziative di protesta («Con un forte impatto simbolico»).

mercoledì 24 marzo 2010

Maliseti tappezzata di manifesti contro il progetto di lottizzazione

Continuano le proteste a Maliseti contro il progetto di lottizzazione dell'area agricola compresa tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti. La scorsa notte un gruppo di cittadini, con un'iniziativa spontanea, ha tappezzato la frazione di manifesti per dire "No al cemento ed alla speculazione edilizia", "Sì ad una frazione vivibile".

Intanto il comitato "Per Maliseti. No cemento" prosegue la raccolta di firme (già raccolte oltre 1.300 adesioni): la consegna ufficiale in Comune avverrà subito dopo Pasqua.

Il comitato aspetta sempre una risposta da parte del Sindaco di Prato Roberto Cenni rispetto alla richiesta di incontro inviata ufficialmente quasi un mese fa (lettera protocollata in Comune il 2 marzo scorso).

Anche il Presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca, è in attesa di incontrare il Sindaco, per discutere del progetto di lottizzazione, ma anche di altre importanti questioni che interessano il nostro territorio (lo stato di avanzamento dei lavori per la costruzione della nuova scuola media, la sicurezza): due appuntamenti già fissati sono stati poi disdetti.

martedì 9 marzo 2010

"No al cemento": il servizio di RTV38

La trasmissione 19.30-25 in onda sull'emittente regionale RTV38 si è occupata ieri sera del progetto di nuova lottizzazione a Maliseti. Guarda il servizio di Chiara Cavalli:

domenica 7 marzo 2010

Mosca invita Borchi: «Spieghi ai cittadini la posizione del Comune»

Botta e risposta sul quotidiano "La Nazione" tra il vicesindaco Goffredo Borchi ed il presidente della Circoscrizione Giovanni Mosca. Mosca ha invitato Borchi ad illustrare ai cittadini di Maliseti, in assemblea pubblica, la posizione dell'amministrazione comunale rispetto al progetto di lottizzazione dei terreni agricoli tra Maliseti e Galceti.

«Attaccando la mia persona - replica Mosca - il vicesindaco dimostra scarso senso di responsabilità istituzionale ed oltretutto non risponde al problema sollevato [...]. Dico a Borchi di stare sereno, non ho nessuna mania di protagonismo, anzi invito lui stesso ad essere protagonista di un'assemblea pubblica con i cittadini di Maliseti, nel corso della quale potrà esplicitare chiaramente la posizione dell'amministrazione comunale rispetto ai due progetti, quello del Centro di Scienze Naturali di Galceti e quella della nuova lottizzazione a Maliseti».

sabato 6 marzo 2010

Croci funebri in via Coppola: «Non uccidete Maliseti»

Decine di croci funebri di cartone sui campi di via Gennaro Coppola, per rappresentare la morte a cui andrebbe in contro la frazione di Maliseti in caso di via libera al progetto di massiccia cementificazione della zona a ridosso dell’area verde del Monferrato. E' la provocatoria azione promossa dall'associazione di destra Casa Pound Prato e dal consigliere circoscrizionale Renato Montagnolo (Pdl).

mercoledì 3 marzo 2010

Fabrizio Mattei (Pd): «Aderisco con convinzione al comitato Per Maliseti No cemento»

«Aderisco con convinzione alla petizione del Comitato "Per Maliseti. No cemento!" perché ritengo sbagliato e dannoso per l'ambiente e per la città lottizzare una delle più belle aree a ridosso del Monteferrato». Lo dice Fabrizio Mattei, ex-sindaco di Prato e consigliere regionale Pd, annunciando l'adesione alla mobilitazione contro la cementificazione delle aree agricole tra Maliseti e Galceti. «Trovare finanziamenti per la riqualificazione del Centro di Scienze Naturali è importante e bisognerà che il sistema pubblico faccia presto la sua parte, per assicurare un futuro a una struttura il cui prestigio e utilità sono sotto gli occhi di tutti. Altra cose è subire un progetto edilizio che finirebbe per creare seri guasti ambientali e paesaggistici, oltre a pregiudicare un area libera, vero polmone a ridosso di una frazione già densamente abitata. Oltre all'adesione formale - conclude Mattei - mi rendo disponibile a ogni momento di iniziativa, a Prato e in Regione, utile a raggiungere l'obiettivo del Comitato».

venerdì 26 febbraio 2010

Tutti contrari alla cementificazione. E la giunta comunale?

A pochi giorni dalla costituzione del Comitato “Per Maliseti. No cemento!”, la nostra iniziativa ha già prodotto un primo risultato: sensibilizzare la cittadinanza e l’opinione pubblica su un progetto di cementificazione (60mila metricubi di nuove costruzioni) – il cui iter era cominciato già nel 2007 – riproposto recentemente in occasione della presentazione dei dati sull’attività 2009 del Centro di Scienze Naturali.

Tutti contrari alla cementificazione. Registriamo con soddisfazione il coro di voci unanime e bipartisan levatosi contro il progetto di lottizzazione dell’area agricola compresa tra Maliseti e Galceti. Sono intervenute schierandosi pubblicamente contro il progetto forze politiche di maggioranza (ultima la Lega Nord) e di opposizione in consiglio comunale; netta è stata anche la presa di posizione delle Circoscrizioni direttamente interessate («no al “ricatto” edificatorio»).

Lo stesso presidente della Fondazione CSN, Massimo Calissi, ha affermato che «il futuro del CSN non si risolve cementificando, il progetto di Bioarkt non ci è mai piaciuto». Soprattutto si sono mobilitati i cittadini e le realtà associative, tutti insieme per difendere l’identità e la qualità della vita nella nostra frazione, come dimostrano le oltre mille firme raccolte, le centinaia di post sui vari blog e social network e la partecipazione all’assemblea pubblica promossa dal Comitato.

Chiesto un incontro al Sindaco. Come Comitato abbiamo chiesto un incontro al Sindaco di Prato Roberto Cenni, per conoscere l’orientamento della giunta comunale sui due progetti, quello di sistemazione ed ampliamento del CSN, giudicato sproporzionato dallo stesso Assessore all’ambiente Goffredo Borchi («Non c’è alcuna necessità di fare un investimento così forte») e quello di lottizzazione a Maliseti.

Al Sindaco riporteremo all’amministrazione comunale la posizione dei cittadini: sì al miglioramento del CSN, ricercando forme di finanziamento regionali, europee e se necessario attraverso l’istituto giuridico dell’espropriazione per pubblica utilità, un netto no a nuove costruzioni nell’area agricola a ridosso del Monteferrato.

Comitato “Per Maliseti. No cemento!”

«La pianificazione urbana non può essere fatta barattando "creative" speculazioni edilizie»

Riportiamo la nota pubblicata su Facebook da Francesco Rossetti, architetto:

Il titolo di questa nota direbbe già tutto, ma voglio ampliare un po' il concetto. Durante queste ultime settimane è balzato agli occhi dell'opinione pubblica pratese il progetto di ampliamento del Centro di Scienze Naturali che dovrebbe essere realizzato da alcuni privati con lo scambio di capacità edificatoria su terreni di cui gli stessi privati sono proprietari. Un'operazione che consentirebbe di rendere edificabili terreni che attualmente hanno una destinazione urbanistica agricola e sui quali l'attuale piano regolatore non prevede nulla.

Tutta l'operazione viene propagandata come esempio di urbanistica perequativa e cioè dando per scontato che esista una normativa in vigore che definisca come utilizzare la disciplina della cd perequazione urbanistica. Dobbiamo però ricordare che la legge urbanistica regionale della Toscana (L.R. 1/05), che regola tutto il processo pianificatorio, urbanistico ed edilizio sul trerritorio regionale, in merito alla perequazione urbanistica all'art. 60 dice solamente 3 cose e cioè:

1. La perequazione urbanistica è finalizzata al perseguimento degli obiettivi individuati dagli strumenti della pianificazione territoriale ed alla equa distribuzione dei diritti edificatori per tutte le proprietà immobiliari ricomprese in ambiti oggetto di trasformazione urbanistica.

2. La distribuzione dei diritti edificatori è effettuata in base alle limitazioni all’edificabilità derivanti dagli strumenti della pianificazione territoriale e dagli atti di governo del territorio.

3. La distribuzione dei diritti edificatori di cui al comma 2 tiene conto anche delle condizioni fisiche del territorio nonché dei vincoli derivanti dalle leggi in vigore. E' del tutto evidente quindi che non c'è una normativa di riferimento in tema di perequazione, ma solo un indirizzo generale finalizzato comunque sempre a perseguire obbiettivi individuati dalla pianificazione territoriale, come infatti sancito nel comma 1.

A questo punto è legittimo chiedersi perchè si voglia far passare come perequativo un intervento di variante al piano strutturale che nessuno strumento pianificatorio territoriale aveva mai previsto. Mi chiedo quale città sarà quella dove l'interesse di pochi viene contrattato dagli amministratori in cambio di opere pubbliche non rientranti in un progetto complessivo coordinato e che si sviluppi sulla base di priorità.

Se davvero c'è bisogno di realizzare nuove abitazioni e di costruire nuovi quartieri e se si ritiene che il Piano regolatore vigente sia superato, allora si devono adottare nuovi strumenti di pianificazione. Approvando progetti del genere si rischia solamente di fare della pianificazione urbanistica carta straccia, consegnando il territorio urbano non ancora edificato ad una sorte sicura di cementificazione "creativa". A noi la scelta.

Gilberto Tozzi (direttore CSN): «Non al prezzo di una cementificazione»

Gilberto Tozzi, direttore del Centro di Scienze Naturali, intervistato dal settimanale Metropoli: «Non amo le cementificazioni, sono contrarie alle mie idee, quindi se l'amministrazione comunale sarà in grado di trovare dei finanziatori per il progetto del nuovo Centro di Scienze Naturali sarò ben felice. D'altro canto non credo che Prato possa farsi sfuggire l'occasione di realizzare un progetto importante come quello in esame perché è fondamentale per la città, sia dal punto di vista culturale che occupazionale».

mercoledì 24 febbraio 2010

Anche la Lega Nord dice no alla cementificazione di Maliseti: «E’ un progetto scellerato»

Anche la Lega Nord pratese prende posizione contro il progetto di lottizzazione di Maliseti che interessa l’aria agricola compresa tra via Coppola, via del Gorello e via San Martino per Galceti. «Nonostante sia tuttora sospeso, noi della Lega Nord siamo assolutamente contrari – spiega Federico Tosoni, commissario provinciale del Carroccio – a questo scellerato progetto che vuole ammazzare un paesaggio stupendo nonché una delle poche zone agricole ed ecologiche rimaste in tutto il comune laniero».

«Questo progetto – continua Tosoni – è un vero e proprio cancro al polmone di Prato. Non è umanamente accettabile distruggere questa zona nel nome del cemento. C’è un limite invalicabile anche all’urbanistica e la lottizzazione dell’area agricola di Maliseti supera di gran lunga questo confine. E, poi, prima di cementificare levando il verde si deve tassativamente ristrutturare gli edifici vecchi, i vecchi capannoni e tutto ciò che di fatiscente c’è in città».

E per quanto riguarda il Centro di Scienze Naturali. «Bisogna al più presto sciogliere questo nodo – conclude Tosoni – perché il Csn è un bene non solo per tutta la città, ma anche per il resto della regione. Le Giunte comunale e provinciale devono prendersi carico della situazione e trovare al più presto una soluzione che salvaguardi questo patrimonio».

martedì 23 febbraio 2010

Lucia Corsetti (Capogruppo Pd Circoscrizione Nord): «Fondi europei per il CSN»

Come forza di governo della Circoscrizione Nord abbiamo deciso di affrontare l’importante questione del progetto relativo al Parco di Galceti tenendo ben salde due diverse questioni. Sicuramente lo sviluppo del Centro di Scienze naturali, che è un bene della città e per cui va pensato un progetto di sistemazione e riqualificazione, soprattutto per la parte museale. Ma è altrettanto sicuro e indiscutibile il dovere di non far pagare al territorio, né della Circoscrizione Nord, né della Ovest, con questa sorta di “ricatto” edificatorio, i costi di un intervento che così come è stato presentato nel progetto non piace a nessuno, perché troppo invasivo. Una strada, che lo stesso Tozzi ha suggerito ci sarebbe: ad esempio finanziare la sistemazione del Csn con gli innumerevoli fondi Europei, fondi che, sempre Tozzi ci ricordava, hanno contribuito alla realizzazione di intere e ben più complesse opere in Italia. In teoria esisterebbe un assessorato ad hoc, quello ai rapporti con l’Unione Europea che dovrebbe avere le competenze per portare avanti un progetto simile e che almeno giustificherebbe la sua esistenza.

Lucia Corsetti - capogruppo Pd Circoscrizione Nord


lunedì 22 febbraio 2010

Calissi: «Il futuro del Centro di Galceti non si risolve cementificando»

Interessante intervista di Alessandro Pattume a Massimo Calissi, presidente (dimissionario) della Fondazione Centro di Scienze Naturali di Prato, pubblicata il 21 febbraio 2010 sul quotidiano "Il Tirreno":

«Il progetto dell’architetto Bruno della Bioarkt non ci è mai piaciuto. Nell’ultimo colloquio con i proprietari del terreno chiedemmo espressamente loro che ci venisse venduto il terreno accanto al Centro: avremmo poi cercato i fondi per costruire lì, nella casa colonica abbandonata, la nuova sede del Centro di Scienze Naturali...»

Il Centro di Scienze naturali di Galceti sarà costretto a chiudere i battenti al massimo nel 2012. E’ l’altra faccia della bufera scatenatasi intorno al progetto su Maliseti dell’architetto Bruno della Bioarkt. «Un progetto furbo dal punto di vista imprenditoriale - spiega il presidente dimissionario del centro di Galceti Massimo Calissi - ma cui noi abbiamo sempre detto di no». Massimo Calissi, dimessosi nel giugno scorso da presidente del Centro di Galceti e non ancora sostituito dall’amministrazione, ripercorre a ritroso l’iter di un progetto cominciato più di due anni fa. Ma prima spiega la situazione degradata del Centro di Galceti. «Il Centro chiuderà in due anni se non troverà presto un’altra sede anche solo a livello di progetto attuativo. Innanzitutto per la sede per cui paghiamo l’affitto alla Curia, uno stabile senza riscaldamento di cui i proprietari, sinceramente, paiono disinteressarsi. Uno stabile - aggiunge Calissi - tempestato poi di barriere architettoniche e di conseguenza non in regola con le normative vigenti in materia. In questo momento quindi, il Centro di Galceti, privo com’è di qualsiasi tipo di investimento pubblico o privato, si può permettere solo di accogliere gli animali e fornire qualche consulenza sul territorio».

Il progetto. «L’architetto Bruno ci portò di sua iniziativa, senza cioè che venisse sborsato un euro, il progetto per la riqualificazione della zona. Era un progetto che interessava quello che a tutti gli effetti è ancora un terreno brullo, senza un albero, un terreno agricolo rimasto incolto da tempo immemore - spiega Calissi - ma era anche un progetto molto furbo dal punto di vista imprenditoriale. Prevedeva la costruzione di case per 1400 persone e la costruzione gratuita, grazie agli oneri edilizi, della nuova sede per il Centro, di un parco e di una piccola foresteria. Io mi opposi e si opposero anche gli assessori Curcio e Ciuoffo, che posero dei “paletti” ben precisi - racconta Calissi - così Bruno ripresentò il progetto in forma ridotta, con la costruzione di case per 600 persone. Ci opponemmo ancora e nell’ultimo colloquio con i proprietari del terreno chiedemmo espressamente loro che ci venisse venduto il terreno accanto al Centro: avremmo poi cercato i fondi per costruire lì, nella casa colonica abbandonata, la nuova sede del Centro di Scienze Naturali. In cambio noi promettevamo che quando ci sarebbero state le condizioni avremmo preso in considerazione il progetto - conclude - quindi il progetto non è mai stato approvato perchè non ci è mai piaciuto».


"La Nazione": Maliseti non è in vendita. Tutti contro il cemento

L'articolo sull'assemblea del 19 febbraio pubblicato dal quotidiano "La Nazione":

Salone gremito, venerdì sera, al Circolo Arci "Quinto Martini" in occasione dell'assemblea promossa dal comitato "Per Maliseti. No cemento!", costituito da tutte le realtà associative della frazione per contrastare il progetto di lottizzazione dell'area agricola compresa tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti.

«Il Comitato condivide la necessità di migliorare l'attuale sede del Centro di Scienze Naturali - ha detto Paolo Sambo, presidente del Comitato - ma questo non può assolutamente avvenire in cambio di una colata di cemento a Maliseti, in un terreno contiguo all'area protetta del Monteferrato».

Ha quindi preso la parola Giovanni Mosca, presidente della Circoscrizione Ovest e, come cittadino di Maliseti, tra i promotori del Comitato: «Ci opporremo con tutte le nostre forze affinché questo progetto di cementificazione sia riposto in via definitiva. L’area deve mantenere la sua connotazione agricola, non un solo metro cubo di cemento deve intaccare uno degli ultimi corridoi ecologici salvavita rimasti in una piana già densamente urbanizzata. Il progetto avrebbe conseguenze devastanti anche sul piano della viabilità». Mosca ha proseguito dicendo che presto chiederà un incontro al sindaco Cenni ed all'assessore all'urbanistica, e che il Consiglio di Circoscrizione presenterà un ordine del giorno per chiedere di seppelire in via definitiva il progetto di cementificazione della frazione di Maliseti. L'ex parlamentare Mauro Vannoni ha detto che «bisogna salvaguardare l'identità delle frazioni» e che questa battaglia «riguarda tutta la città».

Prosegue intanto la raccolta firme promossa dal Comitato: nelle prossime settimane la protesta coinvolgerà anche le frazioni confinanti per poi estendersi all'intera città «perché l'area interessata è un patrimonio di tutti i pratesi». Molti gli interventi dei cittadini: «E' una battaglia che coinvolge tutta la cittadinanza, senza bandiere politiche, in gioco c'è la qualità della nostra vita, c'è la nostra riserva di ossigeno quotidiana. Alle istituzioni chiediamo trasparenza e capacità di ascolto dei cittadini».

Erano presenti, tra gli altri, anche il presidente della Circoscrizione Nord Alberto Manzan («Condivido le vostre preoccupazioni, apriamo un tavolo comune per individuare altre forme di finanziamento»), il capogruppo del Pd in consiglio provinciale Fabio Rossi («Anche la Provincia vuole trasparenza e per questo chiederà l'istituzione di una conferenza di servizi»), il presidente della commisione urbanistica della Circoscrizione Ovest Monia Faltoni ed il consigliere circoscrizionale Pdl Renato Montagnolo, che ha già raccolto numerose firme e dice: «Convinta adesione al Comitato, il territorio di Maliseti non è in vendita».

Tv Prato: il servizio sull'assemblea pubblica

Il filmato del servizio sull'assemblea pubblica promossa dal Comitato trasmesso nel corso dell'edizione di sabato 20 febbraio 2010 del telegiornale "Prato Notizie":

"Il Tirreno": Veto bipartisan alla lottizzazione di Maliseti

L'articolo sull'assemblea del 19 febbraio pubblicato dal quotidiano "Il Tirreno":

Un’assemblea da tutto esaurito quella che l’altra sera, al circolo “Quinto Martini” di Maliseti, ha visto riuniti i sostenitori del comitato “Per Maliseti. No Cemento”. Seppellire il progetto di cementificazione. E’ un veto convinto e bipartisan quello emerso da un’assemblea che vedeva tutte le realtà associative della frazione di Maliseti riunite contro la lottizzazione dell’area agricola compresa tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti.

Per prima si è alzata la voce del presidente del Comitato, Paolo Sambo. «Ci rendiamo conto della necessità di migliorare l’attuale sede del Centro di Scienze Naturali di Galceti, ma questo non può assolutamente avvenire in cambio di una colata di cemento a Maliseti» ha detto Sambo. «Aderiamo con grande convinzione al Comitato - ha aggiunto il consigliere circoscrizionale Pdl Renato Montagnolo - il territorio di Maliseti non è in vendita». C’era anche il presidente della Circoscrizione Ovest e cittadino di Maliseti, Giovanni Mosca. L’obbiettivo è chiaro e semplice: archiviare per sempre il progetto di cementificazione. «Il terreno a destinazione agricola deve rimanere tale per salvaguardare uno dei pochi corridoi ecologici rimasti in città e per evitare conseguenze pesantissime sulla viabilità della zona. Per questo - ha concluso Mosca - ci opporremo con tutte le nostre forze affinchè il progetto venga archiviato in modo definitivo». E proprio per questo Mosca chiederà un incontro al Sindaco Roberto Cenni e all’assessore all’urbanistica, oltre a presentare un ordine del giorno al consiglio della Circoscrizione Ovest per seppellire il progetto. Insomma, la raccolta di firme continua, il sostegno alla protesta coinvolge lentamente le frazioni vicine e poi il resto della città. «Perchè - sostengono gli abitanti di Maliseti - in gioco c’è la nostra salute e la riserva d’ossigeno di tutta la città. Alle istituzioni chiediamo trasparenza e capacità d’ascolto dei cittadini».

mercoledì 17 febbraio 2010

Un gruppo su Facebook

Su Facebook è nato il gruppo "Galceti libera dal cemento", promosso da Marco Monzali di RadioGas. In pochi giorni sono già più di 1.000 gli iscritti, con adesioni politicamente trasversali, la battaglia si estende a tutta la città!

"Non importa chi c'è dietro, se la destra, la sinistra o Garibaldi - scrive Monzali - quello che importa è che c'è un progetto per rovinare per sempre una delle più belle zone di Prato, uno dei pochi angoli ancora vergini. E' uno schifo, un'oscenità che va fermata senza se e senza ma!"

Link al gruppo:
http://www.facebook.com/group.php?gid=290119401996&ref=ts#!/group.php?v=wall&ref=ts&gid=290119401996

martedì 16 febbraio 2010

"La Nazione": Niente cemento e case a Maliseti

L'articolo di Leonardo Biagiotti pubblicato sul quotidiano "La Nazione":

Le firme ci sono, il progetto definitivo ancora no. A Maliseti è scoppiata la guerra del mattone, ovvero una protesta diffusa portata avanti dal comitato "Per Maliseti. No cemento!" promosso fra gli altri dal presidente del quartiere Giovanni Mosca, dall’ex consigliere di circoscrizione Paolo Sambo, che ne è il presidente, dall’ex deputato Mauro Vannoni e da alcuni cittadini come i presidenti di Misericordia e Croce d’oro ed i rappresentanti dell’Ac Maliseti, del bocciodromo, del comitato Insieme per Maliseti e del circolo Arci. In poche ore hanno raccolto 750 firme (e migliaia di adesioni su Facebook), fra le quali quella del parroco del paese, per dire no ad «un progetto di cementificazione massiccia con centinaia di case» che prenderebbe vita tra via Coppola, via del Gorello e via San Martino per Galceti.

Il condizionale però è d’obbligo perché il progetto per ora è sospeso, basta ascoltare il vice sindaco e assessore all’ambiente Goffredo Borchi: «Così com’è impostato quel piano non vedrà mai la luce — ha detto ieri — tant’è che abbiamo chiesto al progettista di ripresentarlo riducendo considerevolmente le volumetrie. Questa protesta è pretestuosa, un processo alle intenzioni». Dove sta, allora, la verità? La questione è complessa. Attualmente è fermo in Comune da un bel po’ un piano che prevede la costruzione di 100 appartamenti e altri edifici («c’è anche un albergo», protestano da Maliseti) in un terreno privato a ridosso dell’area protetta del Monteferrato. Un piano già presentato alla vecchia amministrazione e bloccato per il troppo cemento. La nuova giunta in questi mesi l’ha rimesso sotto la lente cercando di capire, parole di Borchi, «se è possibile trovare un equilibrio tra l’interesse pubblico e quello privato», un compito che sta portando avanti anche il titolare dell’urbanistica Gianni Cenni.

Residenti ed esponenti politici di Maliseti non hanno gradito questo rinnovato interesse perché considerano «la lottizzazione insostenibile», anche se Borchi ha ribadito ieri che in effetti «i volumi sono eccessivi» e per questo è in corso una trattativa con proprietà e progettista per arrivare, eventualmente, ad una nuova soluzione che non violenti il territorio. Il comitato però va avanti e per venerdì alle 21 ha convocato un’assemblea pubblica al circolo Arci Quinto Martini. Perche’ la giunta si è interessata di nuovo al progetto esponendosi alle proteste? Perché da lì potrebbe arrivare una parte dei soldi, tramite gli oneri di urbanizzazione, per realizzare la nuova sede del Centro di Scienze Naturali. Non solo, ai privati il Comune ha chiesto anche un’area verde e una colonica, da ristrutturare a spese della proprietà attuale, da adibire a sede provvisoria del centro se l’amministrazione, e questo è un altro fronte, troverà l’accordo con la Curia per lasciare la sede storica.

L’attuale edificio che ospita il Centro di Scienze Naturali, infatti, appartiene alla Chiesa che sarebbe interessata a riprenderlo. Il Comune chiede però di avere una parte dei terreni, sempre della Curia, che si trovano sotto l’edificio, un altro pezzo del futuro, maxi centro di Galceti. C’era già un accordo preliminare ma ora sono sorti problemi. Ieri Borchi ha incontrato il vicario del vescovo e il tecnico di riferimento della Curia, ma per ora le parti restano distanti e quindi sulla lottizzazione di Maliseti c’è un altro punto interrogativo. A conti fatti, dunque, di sicuro ci sono solo le firme.

Rossi (capogruppo Pd Provincia): «Sviluppo sostenibile per Maliseti e Galceti. Provincia chiederà l'istituzione di una conferenza dei servizi»

Sullo sviluppo di Prato non è ammissibile ignoranza degli strumenti di pianificazione. Anche in seguito alle ultime notizie riguardo la proposta dei privati per l’area di Maliseti e Galceti a cui sarebbero legate anche le sorti del Centro di Scienze Naturali, è chiaro che si sta delineando da parte del Comune di Prato un’ idea di sviluppo in cui l’istituzione non si pone obiettivi di pianificazione con una visione unitaria e strategica e quindi non è assolutamente condivisibile.

La Provincia ha sempre affermato la centralità dello “sviluppo sostenibile” e dentro il quadro normativo del Piano Territoriale di Coordinamento che è elemento costitutivo del sistema funzionale dello sviluppo stesso ed enuclea tra gli altri anche il tema dei nuclei urbani da riqualificare per lo sviluppo delle attività economiche e quello dei parchi, delle riserve, delle ANPIL e relative strutture per la loro fruizione. L’estemporaneità dell’azione amministrativa del Comune di Prato ci induce oggi come Provincia ad interloquire in modo chiaro anche attivando l’istituzione di una conferenza dei servizi dove chiaramente si ponga la questione dello sviluppo e delle compatibilità progettuali con le attuali normative vigenti. Infatti, il Comune di Prato dovrà rendere comprensibile come intende realmente valorizzare il sistema dei parchi e delle riserve ANPIL e relative strutture per la fruizione piuttosto che inserirle in interventi non chiari concertati con privati. Questo vale ovviamente anche per il Centro di Scienze Naturali, la cui valorizzazione ambientale e turistica è essenziale per lo sviluppo del nostro territorio. In tal senso la Provincia svolgerà il suo ruolo ma sulla strada intrapresa dalla precedente amministrazione comunale che è assai diversa dall’attuale. Sono necessarie chiarezza e trasparenza nell’interesse collettivo e non solo nell’interesse di pochi.

Fabio Rossi - capogruppo Pd Provincia di Prato

Montagnolo (consigliere circoscrizione Pdl): «Contrari alla cementificazione»

Anche CasaPound Italia Prato si dichiara contraria all’ipotesi, ancora al vaglio dell’amministrazione, di concedere a privati una massiccia cementificazione sull’area di Maliseti, quale merce di scambio per ottenere dagli stessi le risorse finanziarie da destinare alla riqualificazione del Centro di Scienze naturali di Galceti.

«Qui non c’entra il colore o l’appartenenza politica - dice Renato Montagnolo, consigliere circoscrizionale Pdl – qui si sta parlando di una battaglia per il bene del nostro territorio e dei loro residenti, che come tale dovrebbe essere totalmente trasversale agli schieramenti. Cento appartamenti più altri edifici costruiti su una zona a ridosso dell’area verde del Monferrato comporterebbero dei gravi problemi anche in tema di viabilità ed impatto ambientale. Proprio per questo abbiamo deciso, in maniera autonoma e volontaria, di aderire al comitato “Per Maliseti – No cemento”, apponendo sì la nostra firma alla protesta, ma confidando in ogni caso nelle capacità valutative di questa giunta e dei suoi amministratori».

sabato 13 febbraio 2010

Maliseti in lutto: è morto Giuliano Bartoli

Cordoglio a Maliseti per la scomparsa di Giuliano Bartoli, presidente del Circolo Arci "Quinto Martini". La salma si trova esposta presso i locali del Circolo. Il funerale avrà luogo lunedì alle ore 10 nella chiesa parrocchiale "S.Giovanni Battista" a Maliseti.

La raccolta firme promossa dal Comitato è sospesa fino a lunedì per lutto.

venerdì 12 febbraio 2010

"Metropoli". Maliseti in guerra contro la lottizzazione: «Uno scempio»

Anche il settimanale "Metropoli Prato", supplemento al numero odierno di "Metropoli Day", si occupa del progetto di lottizzazione tra Maliseti e Galceti. L'articolo di Paola Baroni:

Il progetto di edificare nella piana ai piedi del Monteferrato nella frazione di Maliseti, già presentato all'amministrazione comunale, incassa la contrarietà della frazione che in questi giorni si è mobilitata per organizzare due iniziative.

La prima è stata la raccolta firme per costituire il Comitato "Per Maliseti. No cemento!", rappresentato dal Circolo Arci Quinto Martini, A.C. Maliseti, comitato "Insieme per Maliseti", Misericordia sezione di Maliseti, Croce d'Oro sezione Maliseti-Prato Nord, Bocciodromo di Maliseti. Tanti gli altri nominativi che si stanno aggiungendo in questi giorni a sostegno del comitato. L'altra iniziativa è l'assemblea pubblica fissata per il 19 febbraio presso il Circolo Quinto Martini a Maliseti (alle 21).

Su Facebook in tre giorni sono arrivate oltre 1.000 adesioni trasversali al gruppo "Galceti libera dal cemento". Il grido che arriva dalla frazione è unanime: edificare in quell'area, l'unica della zona rimasta a verde, sarebbe uno scempio non solo per il Monteferrato ma anche per tutta la città di Prat. L'intervento di edificazione a cui, al momento, è legato il progetto del nuovo Centro di Scienze Naturali, potrebbe ridimensionarsi se l'amministrazione riuscisse a trovare i finanziamenti europei. Il Comune non ha i soldi per ampliare il Centro. L'intervento dei tre privati proprietari dell'area, garantirebbe la trasformazione del Centro di Galceti, con la "compensazione" però dell'investimento a Maliseti con un centinaio di appartamenti (300 quelli previsti inizialmente), un albergo-foresteria, una scuola ed una residenza protetta. Per il Centro di Galceti si parla di un passaggio dagli atuali 40mila visitatori l'anno a circa 400mila. Il maxi intervento potrebbe essere approvato prima di quanto sembri, considerato che Galceti ha necessità di opere urgenti e che la variante per il passaggio di quel terreno, 50 ettari da Maliseti al parco di Galceti, da agricolo a edificabile, potrebbe essere inserita in quella generale del piano strutturale sul quale la discussione dovrebbe ripartire a breve, quasi certamente all'indomani delle elezioni regionali.

Il dibattito a Maliseti è molto acceso. «Trovarsi tutti quegli appartamenti nell'unico punto verde che c'è a Maliseti sarebbe un duro colpo. Il paese ne risentirebbe - commenta Marco Zarro, responsabile della sezione locale della Croce d'Oro - Poi c'è la questione della viabilità in una realtà già sofferente su questo tema».

«Si va ad intaccare unaa delle parti più belle di Prato che è patrimonio di tutta la città e che, fra l'altro, in passato ha già dato molto - sottolinea l'ex-deputato Mauro Vannoni che vive a Maliseti Questo è uno spazio eccezionale che dà una buona qualità dell'abitare. Ma il nocimento sarebbe per tutta Prato. Se si vuole fare un progetto di ampliamento di Galceti che porti 400mila visitatori l'anno, allora quel progetto diventi quantomeno regionale. Si cerchino altri fondi. Nello specifico c'è anche un problema di carattere culturale: il tessuto connettivo delle frazioni è indispensabile per la tenuta della città, altrimenti si rischia di dare inizio a un processo di decomposizione. Anche per questo siamo contrari a questa realizzazione, senza se e senza ma, e chiediamo che l'amministrazione ci dica quali sono le sue reali intenzioni, sapendo che questa materia non è contrattabile».

Del costituendo comitato non poteva non far parte anche il presidente della Circoscrizione Ovest, Giovanni Mosca: «Va bene la riqualificazione del Centro di Galceti ma non ci può essere una contrattazione su Maliseti. Il rischio è il degrado anche sociale e culturale della frazione».

Sulla qustione il vicesindaco con delega all'ambiente, Goffredo Borchi, ha dato rassicurazioni: l'operazione, se mai andrà in porto, ha detto, saà trasparente e sarà condivisa con i cittadini.

Ma il no di Maliseti all'operazione rimane incondizionato. «Ci opponiamo ad una cementificazione selvaggia, senza criterio - commenta Gianni Luca Pacini, presidente dell'A.C. Maliseti - Bisogna trovare un giusto accordo, per esempio, pensando anche alla creazione di luoghi di aggregazione. Non si può realizzare un intervento del genere, facendo solo cemento».

«Sarebbe un'operazione che soffocherebbe Maliseti - aggiunge Pietro Bianchi, presidente del comitato "Insieme per Maliseti" - E' un bene che il Centro di Galceti venga valorizzato ma bisogna trovare i fondi europei. Ricordo che Maliseti ha un carcere e che la popolazione è sempre stata disposta a dare una mano, Maliseti non è un bastian contrario. Ma pensiamo ad altre strade: in collaborazione con la Regione Toscana, Prato potrebbe attingere ai finanziamenti europei con cui si fanno i progetti seri».

«Stiamo parlando di una delle poche aree vergini rimaste a ridosso dell'area protetta - ricorda Paolo Sambo, ex vicepresidente della commissione urbanistica della Circoscrizione Ovest e ora presidente del costituendo comitato - Maliseti non è contro l'ampliamento del Centro di Galceti, ma la sua valorizzazione deve avvenire attraverso altre strade, per esempio quella dei bandi europei, e non con una lottizzazione così forte a beneficio di investitori privati. Vorrei sottolineare anche che Maliseti è già densamente abitata, non potrebbe sopportare l'impatto sia a livello di vivibilità che di questione viaria. Già oggi la frazione soffre di una carenza di entrare e di uscite. Sulla tangenziale verrà poi costruito il nuovo ospedale. La sensazione è che si stiano strumentalizzando le esigenze del Centro di Galceti che sta a cuore a tutti per fare un maxi intervento».

giovedì 11 febbraio 2010

Baldanzi (Idv): «A Maliseti si annuncia una speculazione»

Italia dei Valori di Prato mette a segno il colpo e candida alle regionali Attilio Baldanzi, allenatore nazionale di mezzofondo, ex insegnante, ma soprattutto un ex cavallo di razza del Pci. «Il mio cuore batte a sinistra - racconta - E mi sono avvicinato a Italia dei Valori da un paio di anni perchè è l’unico partito che difende a oltranza i valori della Costituzione». Baldanzi ha una storia nella politica pratese. Entra in consiglio comunale nelle file del Pci con Landini; nel 1985 è assessore allo Sport nella giunta Lucarini. Quando il sindaco si dimette lo fa anche lui ma rientra nella prima giunta Martini come assessore al Bilancio e resta fino al 1990. Siede in consiglio, sempre col Pci, fino al 1995. Ma la svolta di Occhetto e la nascita del Pds lo allontanano. Dopo un brave passaggio in Rifondazione Comunista, esce definitivamente dalla politica. Sarà proprio il tema dei diritti - «uguali e per tutti» dice - uno dei temi della sua prossima campagna elettorale. «Premetto che ancora non ho la tessera di Idv ma mi sono sentito onorato quando mi hanno proposto di fare il capolista nella tornata delle Regionali. Farò la mia battaglia, sperando di riuscire a dare un contributo, anche sui temi dell’ambiente. Sono, infatti, molto preoccupato della speculazione che si annuncia a Maliseti».

"Il Tirreno": Un comitato e mille firme contro il cemento

L'articolo di Cristina Orsini pubblicato sul quotidiano "Il Tirreno":

Mille adesioni sul gruppo di facebook “Galceti libera dal cemento” creato da Marco Monzali. La costituzione di un comitato “misto”: cittadini ma anche istituzioni. Un’assemblea pubblica convocata per il 19 alle 21 al circolo Quinto Martini. Si stanno organizzando le truppe che non vogliono nuovo cemento su quei 20 ettari ai piedi del Monteferrato, a Maliseti, l’unica area ancora agricola.

Il progetto è quello firmato dall’architetto Stefano Bruno dello studio Bioarkt che prevede la riqualificazione complessiva del Centro di scienze naturali di Galceti: un progetto da circa 25 milioni in lotti successivi che prevede la costruzione di un museo ipogeo (tre piani interrati), un secondo polo, con serra annessa fuori terra, la realizzione del parco dei dinosauri e dalle fauna del quaternario. Tre privati cederebbero a prezzo di esproprio una trentina di ettari al Centro, provvederebbero alle opere necessarie, dunque si sobbarcherebbero tutti i costi, ma in cambio di una perequazione sul territorio di Maliseti: circa venti ettari - anche questi di loro proprietà - oggi agricoli e sui quali chiedono diritti edificatori ma a prezzo di mercato. Il risultato sarebbe la realizzazione - su un’area vasta circa tre ettari - di un centinaio di case a uno, due piani o tre piani, bioclimatiche, unifamiliari ciascuna con il giardino oltre a una scuola, una residenza protetta, un albergo.

Una prima valutazione del progetto è stata fatta in una riunione, l’altra sera, in Circoscrizione ovest, presenti il presidente Giovanni Mosca, i componenti della commissione urbanistica del Comune Massimo Carlesi, Matteo Biffoni e Nicola Oliva e l’ex assessore all’Urbanistica Stefano Ciuoffo. La premessa è chiara: «Non si possono fare baratti con il territorio». Secondo Ciuoffo «il Pd dovrà certamente farsi carico delle istanze dei cittadini e portarli nelle sedi opportune ma dovrà anche trattare la questione della pianificazione per quello che è: una visione unitaria delle esigenze della città con una valutazione complessiva di cosa possa sopportare il territorio. Non ci può essere un privato che decide. Altrimenti l’amministrazione pubblico abdica al suo ruolo». «Anche perché - ha continuato Ciuffo - per il momento è impossibile valutare concretamente l’impatto dell’intervento. Quello che è certo è che anche l’area, a nord della Bardena, sulla quale verrà costruito il nuovo centro è ambientalmente delicatissima ed è da valutare bene se sia in grado di sopportare le opere in mano pubblica». Un no secco è venuto anche dai componenti della commissione urbanistica.

A livello di territorio e non solo, la lotta al progetto del borgo di Maliseti verrà affidata a un comitato: “Per Maliseti, no cemento” costituito ieri - le firme si stanno raccogliendo - e al quale partecipano l’Arci Maliseti, A.C. Maliseti, il comitato “Insieme per Maliseti”, la sezione della Misericordia, la Croce d’oro, il Bocciodromo. Il presidente sarà Paolo Sambo, ma tra i primi firmatari c’è anche Mosca. «Non abbiamo nulla contro la riqualificazione del Centro di Galceti - dice - ma le risorse devono essere trovate in altro modo, certamente non in cambio di una lottizzazione in mano a privati».

mercoledì 10 febbraio 2010

Si è costituito il comitato!

Nasce il Comitato cittadino “Per Maliseti. No cemento!”, contro il progetto di nuova lottizzazione tra Maliseti e Galceti (centinaia di appartamenti e strutture ricettive per oltre 60mila metri cubi di cemento). Il Comitato è stato costituito ieri dai rappresentanti di tutte le realtà associative della frazione (Circolo ARCI “Quinto Martini”, A.C. Maliseti, comitato “Insieme per Maliseti”, Misericordia sezione di Maliseti, Croce d’Oro sezione di Maliseti-Prato Nord, Bocciodromo di Maliseti): Giuliano Bartoli, Pietro Bianchi, Orlando Gineprini, Umberto Mati, Giovanni Mosca, Gianni Luca Pacini, Paolo Sambo, Mauro Vannoni e Marco Zarro. Presidente del comitato è Paolo Sambo.

Il Comitato intende promuovere ogni iniziativa utile e necessaria finalizzata a contrastare il progetto di realizzazione di nuove costruzioni nei terreni attualmente a destinazione agricola ai piedi del Monteferrato compresi tra via Coppola, via del Gorello e via S.Martino per Galceti. L’iniziativa è aperta a chiunque condivida i principi ispiratori del Comitato: l’area interessata è infatti un patrimonio di tutta la città.

«Il Comitato – spiegano i promotori – riconosce l’importante lavoro svolto da Gilberto e Deanna Tozzi e condivide l’esigenza di migliorare l’attuale sede del Centro di Scienze Naturali, ma ritiene che le risorse necessarie debbano essere individuate attraverso altre forme di finanziamento e certamente non in cambio di una pesante lottizzazione a beneficio di privati in un territorio immediatamente a ridosso dell’area protetta del Monteferrato. Il progetto, oltre a compromettere per sempre uno dei patrimoni ambientali e paesaggistici della città, avrebbe conseguenze devastanti sul piano della viabilità e della qualità della vita nella frazione di Maliseti. L’area deve mantenere la sua connotazione agricola – conclude il Comitato – non un solo metro cubo di cemento deve intaccare uno degli ultimi corridoi ecologici salvavita rimasti in una piana già densamente urbanizzata».

Il Comitato ha già avviato una raccolta firme nella frazione ed ha organizzato un’assemblea pubblica aperta a tutta la cittadinanza in programma venerdì 19 febbraio alle ore 21:00 al Circolo Arci "Quinto Martini" in via Montalese 338 a Maliseti.

domenica 7 febbraio 2010

Pd Ovest: «Nessuna cementificazione nell’area verde di Maliseti»

«L’espansione della città verso ovest rende necessaria una attenta valutazione delle necessità ambientali e di infrastrutture per questo territorio. Infatti dalle scelte future in tema ambiente e quindi sostenibilità, si delineeranno i contorni di opportunità e vivibilità che questa fetta di territorio offrirà ai suoi abitanti..In questo contesto sarà determinante la valorizzazione di corridoi ecologici quali ad esempio le aree verdi e agricole a ridosso l’area protetta del Monteferrato, che rappresentano una ricchezza irrinunciabile anche in termini di vivibilità’ degli insediamenti vicini....”

Questo è un passo del programma del Pd di Prato ovest fatto la primavera scorsa, che previene il progetto di lottizzazione dell’area verde a ridosso di Maliseti. In tempi non sospetti indicavamo strategico questo polmone verde fra la vecchia strada per Galceti ed il Monteferrato, il carcere e Maliseti. Cementificare quest’area comporterebbe un aggravio insostenibile sia per la viabilità, che per l’ambiente ed i servizi al cittadino, che diverrebbero insufficenti. Il Pd di Prato ovest è totalmente a fianco dei cittadini di Maliseti e pronto ad intraprendere una battaglia per un’area verde attraversata dalla ciclabile che tocca tutto il nostro territorio. Convocheremo martedì un coordinamento di tutti gli amministratori e circoli del territorio per intraprendere un’azione comune. E’ certo che le poche cose che il comune stà producendo denotano una profonda mancanza di idee e progetti.

Fabio Colzi - Coordinatore PD Prato ovest